Monumenti e scosse. Firenze e la vulnerabilità sismica

Il Battistero di Firenze

Il Battistero di Firenze (autore: Lucarelli, 2008)

Il Battistero e Palazzo Cocchi Serristori (attuale sede del Quartiere 1) sono stati scelti dai geologi come veri e propri “parametri” per valutare la vulnerabilità sismica degli edifici monumentali di Firenze. Ad essi, e poi agli altri, saranno applicati gli indici elaborati grazie a circa 2200 sondaggi geognostici e misurazioni sismiche condotti su 40 edifici. In gergo si chiama “microzonazione sismica”.
La notizia è stata data  in Palazzo Medici Riccardi durante i lavori, l’11 aprile, di un convegno dell’Ordine dei Geologi della Toscana e la Fondazione dei geologi regionale promosso con il patrocinio della Città Metropolitana di Firenze, della Regione Toscana e dell’Università degli Studi di Firenze. “Questi studi – spiega Francesca Paolieri, geologa e consigliera della Metrocittà che ha partecipato ai lavori – segnano l’avvio di una collaborazione molto utile ai fini dell’aggiornamento del Piano strategico e della pianificazione degli interventi sul territorio”.
“Oggi – sottolinea Riccardo Martelli, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Toscana – abbiamo avuto la possibilità di assistere ad un esempio chiaro di sinergia fra mondo accademico, pubblica amministrazione e mondo professionale in cui le scienze della terra hanno fatto da filo conduttore: un mondo accademico che trasferisce conoscenza, una Pubblica Amministrazione che la elabora e la trasforma in norma che il mondo professionale fa propria ed applica nella progettazione urbanistica ed edilizia”.
Ogni euro speso per finanziare questo sistema di analisi di georischi e progettazione supportata da approfonditi studi geologici “è un investimento in sicurezza preventiva per la collettività”.
Nell’arco della mattinata sono stati presentati studi dell’Università degli Studi di Firenze e del Servizio Sismico della Regione Toscana, riferiti al territorio della Città metropolitana supportati da una notevole quantità di dati elaborati grazie alle recenti campagne di indagine finanziate da Regione e Ministero.
Regione Toscana e Dipartimento di Protezione Civile Nazionale hanno illustrato le direttive tecniche e le politiche di investimento nazionali e regionali in materia di “microzonazione sismica”. (mb)