Re.a.dy, nuovo schema di accordo

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La Regione Toscana ha approvato ad ottobre un nuovo schema di Accordo da presentare agli attuali partner aderenti alla Rete Re.a.dy (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere), finalizzato — in continuità con un Accordo precedente — a consolidare la Rete sul territorio toscano, a promuovere la collaborazione tra le amministrazioni locali, nonché a realizzare azioni di sensibilizzazione su queste tematiche contribuendo a creare un clima sociale di rispetto, di confronto libero da pregiudizi e di inclusione nei confronti dei diritti delle persone Lgbti.
La Regione ha assegnato, per la realizzazione di queste azioni, risorse pari a € 2.900,00 ciascuno, ad ogni partner toscano aderente alla Rete Re.a.dy e firmatario del nuovo Accordo, tra cui la Città Metropolitana di Firenze che ha individuato alcuni progetti in via di aggiudicazione.
Il nuovo Schema di Accordo, che è stato approvato all’unanimità dal Consiglio della Metrocittà su proposta di Benedetta Albanese, consigliera delegata alla Promozione sociale, impegna le singole Pubbliche Amministrazioni firmatarie, a realizzare, anche attraverso la creazione di partenariati, azioni di contrasto alle discriminazioni per orientamento sessuale, e azioni volte a promuovere il riconoscimento di identità, dignità e diritti delle persone Lgbti, nonché delle loro scelte individuali e affettive, nei diversi ambiti della vita familiare, sociale, culturale, lavorativa e della salute, finalizzate a favorire l’incontro e il confronto fra le differenze.
A seguito delle iniziative realizzate grazie all’Accordo del 2015, risultano ad oggi aderenti alla Rete Re.a.dy: nel territorio regionale, 28 partner di cui, oltre alla Regione e alla Città Metropolitana di Firenze, le Province di Arezzo, Pistoia e Prato, 21 Comuni e 2 Consigliere di Parità; nel territorio metropolitano, 7 partner di cui, oltre alla Città Metropolitana, i Comuni di Capraia e Limite, Certaldo, Firenze, Montespertoli, Pontassieve e la Consigliera di Parità della Città Metropolitana.