Patrizia Nanz, nuova Presidente dell’Istituto universitario europeo, presentata in Palazzo Medici Riccardi

Patrizia Nanz in piedi davanti al leggio in Sala Luca Giorndano

Patrizia Nanz in piedi davanti al leggio in Sala Luca Giorndano

“Le porte dell’Istituto sono aperte” ha detto nel suo discorso introduttivo

In una cerimonia ufficiale nella Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi, sede della Città Metropolitana di Firenze, introdotta dal Segretario Generale dell’IUE Marco Del Panta, ex consigliere comunale di Firenze e funzionario diplomatico e con il saluto del Sindaco Metropolitano Dario Nardella, è stata presentata la nuova Presidente dell’Istituto Universitario Europeo di Firenze, Patrizia Nanz, oggi 11 aprile 2024.
Politologa, ha studiato all’IUE per il suo dottorato ed era a capo di importanti istituzioni accademiche e scientifiche in Germania. Nel suo discorso, la prof. Nanz ha esordito parlando della criticità della situazione internazionale attuale e ha poi illustrato i suoi piani per trasformare l’Istituto in un’Università con un forte impatto sulla società, in particolare per avvicinare l’Istituto alla vita del territorio che lo ospita.

L’IUE è un’importante istituzione europea, con sede a Fiesole, che si occupa di educazione, ricerca e formazione nelle scienze sociali in un ambiente autenticamente europeo, essendo un’organizzazione internazionale formata da personale proveniente dagli Stati membri dell’UE. Recentemente ha inaugurato un nuovo settore di attività nei locali di Palazzo Buontalenti in via Cavour. La presenza dell’Istituto contribuisce all’internazionalizzazione del territorio e all’attrazione di eccellenze accademiche a Firenze. La prof.ssa Nanz, di cittadinanza tedesca e italiana, è stata scelta per guidare l’IUE dopo una lunga selezione durata un anno.

Ha detto Dario Nardella nel suo discorso di benvenuto e di augurio di buon lavoro: “L’Istituto universitario europeo è la combinazione di una fucina di talenti, studiosi, ricercatori, giovani europei e dall’altra parte un hub delle classi dirigenti europee. Vogliamo sempre più integrare la vita della nostra comunità locale, dinamica e ricettiva, con quella dell’istituto universitario europeo, perché è stata la combinazione tra la cultura locale e quella internazionale, anzi universale, che ha fatto di Firenze la città che oggi conosciamo e ammiriamo.”