Master Plan Aeroporto di Peretola. Sì della Città Metropolitana

Lo scalo aeroportuale di Peretola

Il Consiglio della Città Metropolitana di Firenze ha dato parere favorevole al Master Plan della nuova pista dell’Aeroporto di Firenze, dopo l’illustrazione della relativa delibera da parte del consigliere delegato alle Infrastrutture Andrea Ceccarelli.

Con la delibera approvata si autorizza una variante al Piano territoriale di coordinamento e si nomina come unico soggetto abilitato ad esprimere definitivamente ed in modo univoco e vincolante la posizione dell’Amministrazione su tutte le decisioni di competenza della conferenza il responsabile della Direzione Progetti Strategici della Metrocittà

La Città Metropolitana era stata chiamata a partecipare alla Conferenza dei Servizi indetta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’espressione di parere per l’approvazione del Master Plan aeroportuale 2014/2029 dell’aeroporto Amerigo Vespucci e in questa sede la Città metropolitana era stata chiamata ad esprimere la volontà dell’Ente.

Il Master Plan dell’Aeroporto Vespucci è stato sottoposto a procedura di Valutazione di impatto ambientale di competenza statale. La procedura procedura si è conclusa con giudizio positivo circa la compatibilità ambientale del progetto a condizione che ottemperi ad una serie di prescrizioni.

“Andiamo avanti per la sicurezza e lo sviluppo di una infrastruttura che riguarda il futuro di tutti noi”, ha commentato il Sindaco della Città Metropolitana Dario Nardella. Le prescrizioni da ottemperare in ordine alla Via saranno prese in esame dall’Osservatorio Ambientale.

La delibera è stata approvata con i voti del Pd, tranne quello del consigliere Emiliano Fossi, che è sindaco di Campi Bisenzio; contrari Alessio Biagioli, sindaco di Calenzano, e Stefania Collesei di Art 1- Mdp ed Enrico Carpini di Territori Beni Comuni.

Il Consiglio della Città Metropolitana ha respinto un ordine del giorno presentato da Carpini, con il quale chiedeva all’Assemblea di “l’impegno di tenere in debita considerazione le osservazioni espresse dai Comuni” della Piana Fiorentina, che sarà interessata dalle modifiche apportate al Piano territoriale di coordinamento.

Per Marco Semplici (Pd) “bisogna prendere atto che non si può tenere esclusivamente agli interessi di alcuni comuni a fronte di un interesse prevalente regionale su Peretola”. Per Francesca Paolieri (Pd) “l’ordine del giorno non tiene conto del fatto che la discussione sullo scalo viene da molto lontano. I Comuni hanno partecipato ai tavoli di confronto. Si dimentica che lo scalo privilegiato dai visitatori rispetto a Firenze è Bologna, non Pisa”.
Stefania Collesei (Art. 1- Mdp) ha votato a favore di “un documento non ritengo divisivo. Non si chiede altro che il Consiglio faccia il suo lavoro, ascoltando i Comuni”. “Non si condivide nemmeno il minimo”, ha commentato Alessio Biagioli.

I commenti in Consiglio

Per Francesca Paolieri, capogruppo del Pd in Città Metropolitana, “si cerca di riaprire una discussione sull’aeroporto fuori da ogni tempo massimo. Come città di Firenze abbiamo compiuto una scelta chiara, siamo arrivati a un buon punto e speriamo che tutto questo processo si concluda nel migliore dei modi. L’aeroporto ora svolge il suo servizio a discapito dei cittadini che vivono a Peretola, Brozzi, e Quaracchi. Chi non conosce la zona, non si rende conto del disagio che subiscono 18 mila persone. La ristrutturazione dello scalo eviterà i continui dirottamente su Firenze. Circa i futuri collegamenti con Dubai e Mosca direi che saranno con città non proprio di poco conto per lo sviluppo del territorio metropolitano”.

Emiliano Fossi, consigliere metropolitano, Pd, e sindaco di Campi Bisenzio, ha espresso contrarietà alla delibera, “non per pregiudizio ideologico, ma perché non sono state prese in esame questioni che hanno a che fare con rotte, impatto ambientale, condizione idrogeologica. Per onestà e coerenza ribadisco il voto contrario all’atto”

Sandro Fallani, consigliere metropolitano del Pd e Sindaco di Scandicci, sottolinea come “si tratti di fare sintesi tra interessi contrapposti. Se le assemblee elettive demandano i problemi con i ricorsi al Tar, vuole dire da una parte che manca un riflessione sullo stato della democrazia e dall’altra che aspetti degni di considerazione devono essere composti alla luce di un interesse prevalente. C’è una certa ipocrisia di fondo che accompagna la discussione sull’aeroporto”.

Per Alessio Biagioli, consigliere metropolitano di Articolo 1 – Mdp e Sindaco di Calenzano, “al di là degli aspetti formali, su un’opera di questa portata, sette enti locali si sono opposti per evidenziare un insufficiente ascolto del territorio a fronte di problemi sensibili rimasti irrisolti: si è arrivati ad una Valutazione di impatto ambientale caratterizzata da una serie di se e di ma, ma la Via andrebbe fatta sui dati certi e non presupponendo atti successivi”.
“Si dice – continua Biagioli – che coloro che subiranno l’impatto ambientale in futuro saranno meno degli attuali: in nessuna procedura rigorosa questa modalità sarebbe consentita. L’aeroporto di Firenze da anni rappresenta una sorta di principio ordinatore urbanistico che ha creato più problemi che benefici sotto molti punti di vista. Una nuova infrastruttura, monodirezionale come la vecchia manterrà gli stessi limiti operativi devastando un territorio dove esistonocittadini imprese e lavoratori, università con studenti e docenti.
Aggiunge Stefania Collesei, consigliera metropolitana di Mdp: “Esprimo netta contrarietà a questo masterplan: non appartengo – spiega – alla schiera di quelli che sanno dire solo no, favorevole come sono alla tramvia e all’alta velocità, ma sono convintissima che questa infrastruttura porti più danni che benefici. Prendiamo l’inquinamento atmosferico: c’era una Valutazione di impatto sanitario che raccomandava di non sviluppare l’aeroporto. Nella zona di Novoli, a Peretola e a nord ovest di Firenze ci sarà col nuovo scalo un incremento del traffico. Solo su viale Guidoni il traffico aumenterà del 40 per cento, una situazione da bollino rosso permanente. Siamo in grado di collegare Firenze con Dubai, ma non Sesto Fiorentino con l’Osmannoro”.  (mb)