La “ricetta” della Metrocittà per una mobilità sostenibile. Le novità sul Tpl

Tpl per le scuole
Tpl per le scuole
Tariffa integrata e “metrobonus trasporti” per gli studenti, 8 nuovi hub di interscambio, una rete di piste ciclabili e ciclostazioni sempre più estesa e capillare, investimenti importanti per nuovi mezzi ecologici, a basso impatto ambientale, come il Bus rapid transit. Sono alcuni degli ingredienti con cui la Metrocittà di Firenze punta a trasformare in realtà una mobilità sempre più verde e sostenibile.
Una ricetta contenuta nel Piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS), presentata nelle sue linee di indirizzo generali dal consigliere delegato alla mobilità e al trasporto pubblico, Francesco Casini, sindaco di Bagno a Ripoli, ad Expomove, in corso alla Fortezza da Basso.
L’occasione, il panel “+ Trasporto Pubblico – Traffico Privato + Mobilità Sostenibile – Emissioni CO2 e NOX”, a cui hanno preso parte, accanto a Casini, il presidente di Autolinee Toscane, Gianni Bechelli, l’assessore alla mobilità del Comune di Firenze, Stefano Giorgetti e il presidente di Legambiente Firenze, Lorenzo Cecchi.Casini ha esordito illustrando l’impegno della Metrocittà per “la semplificazione della tariffa, grazie all’introduzione di una tariffazione integrata ovvero un titolo unico di viaggio per tutti i mezzi su gomma e su ferro presenti sul territorio metropolitano fiorentino. E un sistema di agevolazioni sostanziali, fino alla gratuità del sistema dei trasporti per alcune categorie di utenti come gli studenti”. Un obiettivo su cui la Metrocittà è al lavoro attraverso risorse proprie e risorse nazionali inclusi i bonus del governo. “Un progetto ancora in fase di studio e tutto da concertare con sindaci e categorie – ha detto Casini – che punta però a superare la distinzione tra urbano e extraurbano, semplifica e permette una più ampia offerta di trasporto, che diventa così ‘integrato’ e facilmente utilizzabile dai cittadini. Ovviamente ci sono dei costi importanti e siamo nella fase di studio, ma siamo al lavoro per questo e per dare gratuità del Tpl ai nostri giovani, agli studenti ”.

Casini ha poi ricordato la progettazione di “otto hub di interscambio, alcuni in fase avanzata, che troveranno casa a Calenzano, Montelupo Fiorentino, Bagno a Ripoli, Pontassieve, Empoli, Castelfiorentino e San Piero a Sieve, per i quali sono già stati ottenuti finanziamenti per oltre 11 milioni”. Altri 2,7 milioni verranno investiti per la mobilità ciclabile, tassello fondamentale per la mobilità sostenibile e integrata del territorio fiorentino, con la realizzazione anche di moderne ciclostazioni e l’estensione della rete ciclabile metropolitana. Tra i progetti, sono state ricordate la Superpista Prato-Firenze, la ciclopista dell’Arno, e quelle dell’Empolese-Valdelsa, il progetto della rete ciclabile lungo l’asse del fiume Sieve.

Casini ha inoltre spiegato come la Città Metropolitana sia stata in grado di ottenere grazie al Piano urbano della mobilità sostenibile un “super finanziamento di 40 milioni di euro da qui al 2030 per il rinnovo del parco mezzi di trasporto”. “Nell’ultima seduta del Consiglio metropolitano, pochi giorni fa – ha detto – si è data definizione alla Convenzione con Autolinee Toscane per l’acquisto dei primi nuovi mezzi per l’area urbana fiorentina ma anche per il lotto debole in ambito extraurbano”.

Nella logica di dotare il territorio di nuovi mezzi, ecologici e sostenibili, si inserisce la strategia di realizzare linee di Bus rapid transit (BRT). “Una grande opportunità – ha affermato il consigliere delegato – per portare nuove opportunità di servizio in zone come il Chianti che purtroppo non dispone di un sistema di trasporto su ferro. Una soluzione moderna confortevole e sostenibile per raggiungere i punti nevralgici della città e i nodi di interscambio con gli altri mezzi di cui l’agglomerato fiorentino dispone e disporrà nel prossimo futuro, a partire dalle nuove linee tramviarie”.

Casini ha sottolineato infine quanto siano fondamentali, per incentivare la mobilità sostenibile, l’efficacia (comfort, puntualità) e l’efficienza del servizio, gli investimenti in tecnologia, l’informatizzazione della comunicazione con nuove App, la realizzazione di fermate e pensiline intelligenti con aggiornamenti di orari in tempo reale e con grande precisione. “Senza questi elementi – ha concluso – non si costruisce un rapporto di fiducia con l’utenza. Sono condizioni imprescindibili per invogliare a prendere di più i mezzi pubblici, lasciare a casa il mezzo privato. In questo anche l’impegno del gestore deve essere fondamentale. In tal senso, come Metrocittà, da Autolinee Toscane ci aspettiamo di più”.

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