Firenze regina del cashless

CASHLESS - locandina
CASHLESS
Firenze è la città più cashless d’Italia (ha superato anche Milano) e la Toscana è terza tra le regioni, dopo Lombardia e Piemonte. Una transizione, quella dai pagamenti in denaro ai pagamenti digitali, che vede la Città metropolitana e la Camera di commercio di Firenze in prima linea per aiutare le imprese in questo passaggio decisivo e di cui si è parlato oggi in Camera di commercio con il contributo di Intesa Sanpaolo, che ha presentato un progetto rivolto principalmente alle piccole e piccolissime aziende e agli operatori economici del capoluogo toscano, con l’obiettivo di accompagnarli verso una sempre maggiore digitalizzazione nei pagamenti.
Alla presenza del sindaco della Città metropolitana di Firenze, Dario Nardella, del presidente della Camera di commercio di Firenze, Leonardo Bassilichi, e di Stefano Barrese responsabile divisione Banca dei territori di Intesa Sanpaolo, è stato evidenziato come il programma risponda alla volontà delle istituzioni coinvolte di rafforzare il ruolo di Firenze come città leader in Italia nelle transazioni digitali e ridotto utilizzo del contante. Un’opportunità voluta per dare seguito con azioni concrete alle manifestate difficoltà nella liquidità e nei costi sostenuti dagli operatori ed esercenti principalmente del commercio e del turismo oltre, che alla ricerca di innovazione e digitalizzazione.
Negli ultimi anni, come sottolinea un report dell’Ufficio studi di Intesa Sanpaolo, si sono verificati dei cambiamenti importanti che hanno dato un’accelerazione all’utilizzo dei pagamenti digitali: oltre ai rapidi sviluppi delle tecnologie, la spinta principale si è avuta con l’emergenza sanitaria e con l’introduzione di norme legate ai sistemi di pagamento, come l’introduzione delle sanzioni per la mancata accettazione dei pagamenti digitali da parte degli esercenti, o l’attivazione del programma Cashback. Secondo le stime dell’osservatorio Innovative payments del Politecnico di Milano, nel 2021 si è registrata una crescita del 23% in termini di valore e del 34% sul numero di transazioni effettuate con pagamenti elettronici. Nel primo semestre 2022 (periodo in cui non era ancora in vigore l’obbligo del Pos), la crescita è rimasta su livelli ancora significativi seppur in rallentamento, con variazioni del 22% in valore e del 19% per numero.
La tendenza si conferma anche tra i Paesi dell’area euro: secondo uno studio della Banca centrale europea, pubblicato a dicembre dello scorso anno, nel periodo 2019-2022 nell’eurozona i pagamenti in contanti effettuati presso punti vendita fisici sono passati dal 72% al 59% (erano al 79% nel 2016) e per oltre un terzo sono stati effettuati tramite carta (34%), con una crescita di 15 punti percentuali rispetto al 2016. Anche i pagamenti tramite app sono aumentati passando da meno dell’1% nel 2019 al 3% nel 2022. Per quanto riguarda il valore dei pagamenti, invece, le carte hanno ormai superato il contante con un peso del 46% rispetto al 42% dei pagamenti in denaro.

In Italia il quadro risulta più spostato verso il contante: i pagamenti fisici rappresentano ancora il 69% delle transazioni nei punti vendita e il 49% del valore complessivo, mentre i pagamenti con carta il 26% delle transazioni e il 43% del valore totale. Nell’area euro l’Italia si colloca tra i Paesi con il peso maggiore del contante in termini di numero di operazioni (quarta nazione dopo Malta, Slovenia e Austria), mentre se si considerano il valore degli importi si posiziona all’ottavo posto. I Paesi con una diffusione maggiore dei pagamenti con carta sono Finlandia, Olanda, Lussemburgo e Belgio.
Per valutare le caratteristiche del territorio nazionale e cogliere anche i progressi realizzati verso la transizione cashless nei diversi territori è interessante considerare i risultati elaborati da The european house Ambrosetti nel rapporto 2022 e sintetizzati nel Regional cashless index. Quest’ultimo tiene conto di sedici indicatori composti da fattori abilitanti (tra questi il numero di Pos ogni mille abitanti, i servizi di home-banking attivi sul totale dei conti correnti, ecc.) e variabili relative allo stato dei pagamenti (numero di transazioni con carte di credito e debito pro-capite, valore delle transazioni effettuate con carte, ecc).
La Toscana si colloca al terzo posto a livello regionale con un punteggio di 6,3 su una scala crescente da 1 fino a 10, preceduta solo da Lombardia (6,7) e Piemonte (6,4). L’indice aggregato World Line-Axepta relativo alla seconda settimana di febbraio, secondo l’ultimo report dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Firenze, per la Toscana registra un incremento dei pagamenti digitali (+13,8% in valore) in linea con il trend di crescita degli ultimi anni. Per quanto riguarda le città metropolitane, il Metropolitan cities cashless index, rileva nell’ultima edizione il successo di Firenze che guadagna due posizioni e si colloca al primo posto con un punteggio di 7,1, superando Milano (5,8); al terzo posto si trova Genova (5,76).
Alla luce di questo spaccato, Intesa Sanpaolo ha messo a punto un programma valido fino al marzo 2026 per accompagnare gli operatori economici della città metropolitana di Firenze in un percorso di maggior utilizzo della moneta elettronica. Proprio per fornire il massimo supporto alle oltre 500mila piccole aziende clienti di Intesa Sanpaolo, con “Firenze cashless” sono state adottate misure immediate come l’azzeramento per un anno delle commissioni sui micropagamenti elettronici fino a 15 euro. Gli esercenti e le piccole realtà economiche verranno incentivate dall’offerta di Intesa Sanpaolo ad attivare il Pos grazie all’azzeramento del canone mensile mentre coloro che già detengono un Pos verranno agevolati nell’uso dello strumento dal fatto che le commissioni sul transato fino a 10 euro non saranno applicate. Unica condizione: un livello mensile di transazioni di almeno mille euro.
L’iniziativa di Intesa Sanpaolo rientra tra le opportunità messe a disposizione attraverso “CresciBusiness”, il piano di 5 miliardi varato per iniziative volte a sostenere le piccole e piccolissime imprese dei settori commercio, artigianato e piccoli alberghi – circa 500mila, quelle clienti del gruppo bancario milanese con fatturato fino a 2,5 milioni di euro – che rappresentano la fascia dell’imprenditoria più numerosa e più esposta ai rincari dell’energia, delle materie prime e dagli effetti della crisi internazionale. L’intervento si aggiunge ai 30 miliardi già stanziati dalla Intesa Sanpaolo in favore di Pmi e famiglie dall’inizio dell’anno per contrastare il caro energia, parte degli oltre 400 miliardi a supporto del Pnrr.

“Firenze cashless – dichiara il Sindaco della Città Metropolitana di Firenze Dario Nardella – esprime la capacità della nostra città di cogliere al volo le novità oltre il lamento e viverle con intelligenza, con un grande spirito di adattamento su cui si innesta quello creativo, per migliorare e innovare. Ma Firenze è anche una città paziente e persuasiva, che sa trascinare e vincere la ritrosia quando è evidente il miglioramento che porta un’iniziativa come questa, che mi auguro contagiosa, e della quale ringrazio Intesa che ha saputo interpretare il tempo, ha colto la direzione del vento, e ha coniugato questa consapevolezza con un’offerta utilissima”.

“Mi fa piacere che Banca Intesa abbia agito con convinzione sulle due principali leve per la crescita della moneta elettronica: la gratuità (senza oneri nascosti) e la premialità (se usi il Pos, allunghi la gratuità negli anni). La Camera di commercio interesserà anche Abi per coinvolgere in simili iniziative il maggior numero possibile di istituti di credito, in modo che le imprese possano usufruire di proposte cashless da parte di banche delle quali sono già clienti”, commenta Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di commercio di Firenze.

“La capacità attrattiva di Firenze, per il patrimonio artistico e culturale oltre che per le proprie tradizioni, enogastronomia e rievocazioni storiche ha una potenzialità indubbiamente inesauribile. Con l’iniziativa Firenze Cash Less abbiamo voluto contribuire a rafforzare ulteriormente questa capacità attrattiva dando una risposta tangibile e rapida alla richiesta di supporto arrivata dalle istituzioni rispetto alle problematiche dell’incremento dei costi che gli operatori economici stanno sostenendo – afferma Stefano Barrese, responsabile divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo. – Intesa Sanpaolo, come prima Banca in Italia, è onorata di mettersi a servizio del capoluogo toscano con le proprie professionalità per far ulteriormente evolvere i servizi digitali della città. L’iniziativa presentata proietta Firenze nel futuro, una città già al primo posto in Italia per pagamenti digitali che in questo ambito è all’altezza delle città più evolute e può ambire ai primi posti in Europa e nel mondo per innovazione tecnologica in ambito transazionale. Una nuova progettualità in linea con Crescibusiness il piano di interventi che Intesa Sanpaolo ha attivato a sostegno dell’economia e della popolazione italiana: 35 miliardi complessivi in favore di famiglie, imprese, commercianti, albergatori ed artigiani.”