Rischio Incendio Boschivo

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incendio boschivo

Definizione generale

(tratte dal sito del Dipartimento di Protezione Civile)
Il patrimonio forestale italiano, tra i più importanti d’Europa per ampiezza e varietà di specie, costituisce un’immensa ricchezza per l’ambiente e l’economia, per l’equilibrio del territorio, per la conservazione della biodiversità e del paesaggio. Tuttavia ogni anno assistiamo all’incendio di migliaia di ettari di bosco, molto spesso dovuto a cause dolose, legate alla speculazione edilizia, o all’incuria e alla disattenzione dell’uomo. Negli ultimi trent’anni è andato distrutto il 12% del patrimonio forestale nazionale. Le conseguenze per l’equilibrio naturale sono gravissime e i tempi per il riassetto dell’ecosistema molto lunghi. I mesi a più elevato rischio sono quelli estivi, quando la siccità, l’alta temperatura ed il forte vento fanno evaporare parte dell’acqua trattenuta dalle piante, determinando condizioni naturali favorevoli all’innesco e allo sviluppo incendi.
In Italia i boschi ricoprono oltre 9.800.000 ettari del territorio, pari a circa il 32% dell’intera superficie nazionale.
Per prevenire gli incendi boschivi molto spesso sarebbe sufficiente rispettare alcune semplici norme di comportamento, così da salvaguardare un patrimonio comune quale è quello boschivo.
È dunque buona norma:
non accendere fuochi fuori dalle aree attrezzate quando si fanno gite fuori città: è pericoloso e vietato;
non gettare mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi nelle aree verdi, o quando si viaggia in auto o in treno;
gettare i rifiuti negli appositi contenitori: se abbandonati, infatti, i rifiuti possono prendere fuoco;
non parcheggiare le automobili in zone ricoperte da erba secca: il calore della marmitta potrebbe incendiarle
In caso di principio di incendio o di incendio attivo:
non bloccare le strade fermandosi a guardare le fiamme. L’incendio non è uno spettacolo e tale comportamento potrebbe intralciare l’arrivo dei mezzi di soccorso e le operazioni di spegnimento.
Per un tempestivo intervento delle squadre di soccorso e per ridurre i danni e l’estensione di un incendio boschivo, chiamare immediatamente il numero 1515 del Corpo Forestale dello Stato, senza dare per scontato che qualcuno lo abbia già fatto.
Nella lotta contro il fuoco, riveste grande importanza l’attività di previsione e prevenzione.
A tale scopo il Dipartimento della Protezione Civile ha diramato alle Regioni le linee guida per l’attuazione dei piani regionali antincendio boschivi.
Questi piani, aggiornati ogni tre anni ed elaborati su base provinciale, portano alla realizzazione della cosiddetta carta del rischio: su di essa vengono indicati i boschi da difendere e viene segnalata la presenza di eventuali acquedotti, bacini e serbatoi d’acqua, piazzole per elicotteri, piste forestali percorribili da fuoristrada e così via.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri, a norma dell’art.5, comma 2, della legge 9 novembre 2001, n. 401, ha emanato gli “indirizzi operativi per fronteggiare il rischio incendi” rivolti alle amministrazioni statali e regionali competenti.

Il Rischio Incendio Boschivo nel territorio della Città Metropolitana di Firenze

La Città Metropolitana di Firenze, al terzo posto per estensione in Toscana, ha una superficie pari a 351,569 ettari; quasi la metà (49,6%) è occupato da formazioni forestali.
La presenza di ampie aree boscate lo rende un territorio particolarmente soggetto agli incendi boschivi, eventi che si rinforzano per intensità e frequenza nel periodo estivo.
L’andamento climatico è difatti uno dei fattori che maggiormente influenzano il fenomeno degli incendi. Il clima presente in Città Metropolitana di Firenze è caratterizzato da siccità estiva e precipitazioni in prevalenza concentrate in primavera e in autunno.
La quantità di pioggia che cade nel periodo primaverile, influenzando il contenuto idrico della vegetazione e del suolo e di conseguenza incidendo sulla maggior o minore suscettibilità alla combustione da parte del materiale vegetale, risulta un fattore particolarmente influente, da tenere in considerazione durante la fase di previsione e prevenzione.
È infatti chiaro che la suscettibilità alla combustione del materiale vegetale è direttamente proporzionale alla velocità di innesco e di propagazione dell’incendio.
Venticinque comuni della Provincia di Firenze sono stati classificati come zone ad alto rischio di incendio, sedici comuni sono invece classificati a medio rischio di incendio e solo un comune, Campi Bisenzio, risulta essere a basso rischio di incendio (in conseguenza delle caratteristiche del territorio, sul quale sono assenti superfici boscate). (Dati ricavati dal Piano AIB Regionale 2014-2016Allegato A).
La Sala Operativa di Protezione Civile di Firenze, svolge dal 2005 oltre l’attività istituzionale, anche il Servizio AntIncendi Boschivi (AIB) in qualità di sede del Centro Operativo Provinciale di Firenze (COP).
Il COP, secondo quanto previsto dal Piano Operativo Regionale AIB 2014-2016, ha il compito di gestire il servizio di prevenzione e repressione degli incendi boschivi in ambito provinciale.
Il COP è una struttura istituita dalla Direzione Agricoltura Caccia e Pesca della Provincia di Firenze coadiuvata oltre che dal personale di Protezione Civile presente in sala, anche da quello del Corpo Forestale dello Stato e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, secondo quanto concordato con la Regione Toscana.

Il Coordinamento del Volontariato Toscano

Le molteplici associazioni di volontariato AIB presenti sul territorio toscano attraverso l’atto
costitutivo del 14/12/2002, avvenuto presso la foresteria della presidenza della Giunta Regionale, hanno costituito il Coordinamento del Volontariato Toscano (CVT).
L’istituzione del CVT ha avuto come fine principale l’ottimizzazione del rapporto tra le varie associazioni impegnate nella lotta agli incendi boschivi, attraverso il raggiungimento di obiettivi comuni.
Tutte le associazioni di volontariato che svolgono attività AIB devono attenersi, in base a quanto stabilito dalla Giunta Regionale.

Periodo a Rischio Incendio

Con l’entrata in vigore delle modifiche al regolamento forestale (d.p.g.r. 8 agosto 2003, n.48/R) che si è adeguato alla normativa nazionale (D.lgs. 152/2006), nei giorni compresi dal 1 luglio al 31 agosto è istituito il periodo ad alto rischio incendi, nel quale vige il divieto assoluto di abbruciamento di resisui vegetali agricoli e forestali su tutto il territorio.

Tale periodo può essere prorogato con atto della Regione Toscana in funzione delle condizioni meteoclimatiche del periodo (indice di pericolosità per lo sviluppo di incendi boschivi).
Nuove Norme per Abbruciamento Residui Vegetali

 

Ultimo aggiornamento: 23-11-2023