Mammiferi

capriolo

CAPRIOLO

Ordine: Artiodactyla

Famiglia: Cervidae

Specie: Capreolus capreolus

Morfologia: Cervide di piccole dimensioni di colore marrone-rossastro nel periodo estivo e grigio-fulvo in inverno; i piccoli invece, nei primi mesi di vita sono a macchie, che poi perdono crescendo.

Il maschio ha il palco, solitamente a tre punte di 20-27 cm al massimo, che cade in autunno e ricresce ricoperto dal “velluto” nel mese di marzo.

E’ munito di zoccoli, gambe lunghe e snelle, ma robuste, con arti posteriori più lunghi di quelli anteriori, ha corpo affusolato che gli permette di penetrare nella folta vegetazione, zoccoli relativamente piccoli, orecchie grandi, ma ben proporzionate, capo sottile e muso appuntito: questa conformazione è tipica degli erbivori ruminanti abitatori delle boscaglie e delle zone con vegetazione bassa e relativamente densa.

Comportamento: Il capriolo ha un comportamento sociale piuttosto complesso ed articolato. Infatti, mentre i maschi conducono per gran parte dell’anno un’esistenza solitaria (anche perché già alla fine dell’inverno tra di loro iniziano le dispute territoriali), le femmine spesso vivono riunite in branchi, composti in media da 3-7 individui (ma possono essere anche più grandi), diretti da una femmina dominante. In tali branchi le gerarchie ed i rapporti sociali sono ben definiti e strutturati.

Come per gli altri Ungulati, è più facile osservare un capriolo all’alba ed al tramonto, quando esce nelle aree aperte a mangiare. Il suo habitat ideale è rappresentato da territori di pianura, collina e media montagna con innevamento scarso e poco prolungato nei quali si sviluppa un ambiente a mosaico (alternanza di aree boscate, prative, cespugliate e coltivi) ad elevato indice di ecotono (zona di confine tra due o più ambienti differenti). Tuttavia la specie accetta una vasta gamma di situazioni ambientali diverse, dalle foreste pure di conifere alla macchia mediterranea.

Riproduzione: Il periodo riproduttivo è l’estate (da metà luglio a metà agosto). I maschi entrano nel “periodo territoriale” da febbraio-aprile e difendono il loro territorio dall’ingresso di altri maschi. Le femmine partoriscono in primavera in genere uno o due piccoli (fino ad un massimo di sei) dopo una gestazione di nove – dieci mesi, che è così lunga perché viene rallentata nel periodo invernale per il riassorbimento dell’embrione nella parete uterina (“diapausa embrionale”).

Alimentazione: La sua dieta è composta da germogli, gemme, arbusti semi-legnosi e frutti. Nel periodo invernale non disdegna graminacee, cortecce e muschi.

cinghiale

CINGHIALE

Ordine: Artiodactyla

Famiglia: Suidae

Specie: Sus scrofa

Morfologia: Il Cinghiale ha la testa grossa ed il collo corto, la parte anteriore del corpo (avantreno) è molto più sviluppata di quella posteriore.

Il mantello è ricoperto di setole grigio-marroni. I piccoli invece sono marroni con strie più chiare che perdono verso i sei mesi di età.

Il grugno – la parte terminale del muso – è allungato e nel maschio fuoriescono all’esterno i lunghi canini superiori ed inferiori. Il grugno così lungo gli permette di estrarre dal suolo tuberi, radici e larve. Le zanne invece sono un efficace mezzo di difesa.

I Cinghiali hanno dimensioni variabili e possono anche raggiungere pesi notevoli (i maschi adulti possono arrivare a 200 kg), soprattutto a causa dell’ibridazione tra le popolazioni italiane e quelle dell’est Europeo.

Comportamento: Il cinghiale è un animale schivo, di abitudini prevalentemente crepuscolari e notturne, ma dove non è disturbato è attivo anche in pieno giorno.

E’ molto diffuso e mostra una notevole plasticità ambientale, ma il suo ambiente ideale è il bosco con fitto sottobosco, radure ed acque superficiali.

Riproduzione: La gestazione dura circa cinque mesi; le femmine normalmente partoriscono una sola volta l’anno, in primavera, dando alla luce da 2 fino a 8-10 piccoli.

L’unità fondamentale è proprio costituita dalla scrofa ed i suoi cuccioli ed il gruppo così costituito ha una forte gerarchia di pascolo. I maschi invece vivono solitari o  raramente creano piccoli gruppi.

Alimentazione: Ha dieta onnivora: si ciba di frutti selvatici, tuberi, rizomi, ghiande, castagne, foraggere, funghi, noci, insetti, rettili e larve.

donnola

DONNOLA

Ordine: Carnivori

Famiglia: Mustelidi

Specie: Mustela nivalis

Morfologia: E’ il carnivoro più piccolo del continente europeo. E’ lunga al massimo 30 cm compresa la coda. Ha corpo snello e flessuoso, con pelliccia morbida di colore marrone chiaro-fulvo, con ventre biancastro. Le zampe sono corte, con unghie aguzze e taglienti, le orecchie larghe ed arrotondate.

Comportamento: la Donnola è un animale molto coraggioso, riesce ad avere la meglio anche su prede più grosse di lei. E’ agile nella corsa, nell’arrampicarsi e nel nuoto.

E’ un animale solitario, vive soprattutto nei boschi, ma si adatta anche a vivere in campagna.

Riproduzione: Gli accoppiamenti avvengono in primavera. La gravidanza dura 5 settimane e vengono alla luce da 4 a 7 piccoli per volta che la madre allatta per 8 settimane; i parti possono essere uno o due l’anno.

Alimentazione: Le prede preferite della Donnola sono i micro mammiferi; ma si nutre anche di conigli, lepri, uccelli, piccioni, gallinacei, lucertole, orbettini, bisce d’acqua, rane e pesci. Se non è disturbata caccia anche di giorno.

faina

FAINA

Ordine: Carnivori

Famiglia: Mustelidi

Specie: Martes foina

Morfologia: Raggiunge quasi il mezzo metro di lunghezza, coda esclusa.

Ha pelliccia folta ed ispida, fulva-marrone con sfumature rossicce, la coda è lunga e pelosa, le zampe, nella parte terminale, sono scure, quasi nere ed hanno unghie forti. Sulla gola ha un’ampia macchia bianca.

Comportamento: La Faina è un animale molto agile, che si arrampica con facilità sugli alberi; compie spostamenti veloci e diretti.

E’ solitaria e si muove soprattutto al crepuscolo e di notte. Di giorno si rifugia nei fienili, nei granai, sui tetti o nelle cavità degli alberi, tra le rocce o nei cespugli.

Riproduzione: L’accoppiamento avviene in tarda estate, ed i 3-5 piccoli nascono nella primavera successiva, per una diapausa embrionale, vale a dire un adattamento che permette all’animale di concentrare tutti gli sforzi riproduttivi in momenti dell’anno favorevoli. Grazie ad essa, infatti, sia l’accoppiamento che i parti e l’allattamento cadono nei mesi primaverili ed estivi che sono i periodi migliori per quanto riguarda la disponibilità alimentare.

I piccoli vengono fatti nascere su un soffice giaciglio di penne, peli e fieno e vengono allattati dalla madre per 8 settimane.

Alimentazione: la Faina ha un ampissimo spettro di risorse alimentari: frutta, micro mammiferi, uova, nidiacei ed uccelli adulti, invertebrati, rettili, anfibi, pesci e carogne. Caccia anche conigli e lepri.

istrice

ISTRICE

Ordine: Roditori

Famiglia: Istricidi

Specie: Hystrix cristata

Morfologia: E’ un animale di origini africane che raggiunge circa un metro di lunghezza.

Ha pelliccia fornita di peli, setole spiniformi e caratteristici aculei stirati, bianco-neri che usa per difendersi alzandoli, questi infatti possono anche essere lunghi 30 cm, e conficcandosi nei tessuti degli aggressori vi infliggono ferite che spesso si infettano.

Comportamento: Può vivere sia nelle foreste che in campagna e fino ad altitudini notevoli. E’ un animale piuttosto solitario con abitudini crepuscolari e notturne. Costruisce tane con profondi cunicoli. Si spaventa con molta facilità ed oltre a sollevare gli aculei, sbatte tra di loro quelli della coda che, essendo cavi, producono un suono caratteristico. Il suo udito e la sua vista sono scarsi al contrario dell’olfatto che è molto buono. Non va in letargo, ma di inverno passa la maggior parte della giornata rintanato.

Riproduzione: Partorisce in estate dopo una gestazione di 120 giorni dando alla luce da due a quattro piccoli che nascono con gli occhi aperti e ricoperti di brevi aculei morbidi. I piccoli restano con i genitori fino ad un anno di età.

Alimentazione: L’Istrice mangia frutta, bacche e radici, tenere cortecce e foglie. Nelle campagne provoca danni alle coltivazioni

lepre

LEPRE

Ordine: Lagomorfi

Famiglia: Leporidae

Specie: Lepus europaeus

Morfologia: Può arrivare a misurare 50-70 cm di lunghezza, coda esclusa.

Ha la pelliccia di color fulvo-grigiastro, più scura sul dorso. La punta delle lunghe orecchie e la parte superiore della piccola coda sono nere.

Comportamento: La Lepre è un animale solitario, più attivo di notte, di giorno sta la maggior parte del tempo accovacciata nel suo rifugio tra cespugli ed erbe alte. Udito ed olfatto sono buoni e la mettono in guardia sul pericolo, mentre la vista è debole.

Riproduzione: Il periodo riproduttivo va da gennaio a settembre, ha circa 2-3 parti l’anno e partorisce 2-6 leprotti.

Le Lepri possono raggiungere alte densità dove le aree aperte sono alternate a boschetti e siepi. In primavera si possono osservare gruppi di maschi in competizione per una femmina, che scappa inseguita con insistenza (“lepre marzolina”).

Alimentazione: la Lepre si nutre di bacche, radici, erba, frutta e verdura.

puzzola

PUZZOLA

Ordine: Carnivori

Famiglia: Mustelidi

Specie: Mustela putorius

Morfologia: Ha un corpo allungato e forma sinuosa. E’ lunga circa 30-40 cm.; ha le zampe corte e con lunghi artigli. E’ di colore marrone scuro, ma sul muso ha una mascherina bianca, una banda di pelo chiaro è presente anche sulla punta delle orecchie. In inverno la pelliccia è lucente e con un folto sottopelo grigio-crema.

Comportamento: La Puzzola è solitaria e notturna, caccia utilizzando l’olfatto e l’udito; la vista diurna è scarsa, è migliore di notte.

Vive in svariati tipi di habitat, dalla pianura alla montagna. Di giorno si rintana nei rifugi.

Si muove in modo buffo, ma elegante, infatti quando deve spostarsi rapidamente inarca il dorso ripetutamente. Si arrampica soltanto in caso di necessità.

Caratteristico è l’odore molto acre che emette in situazioni di allarme e per marcare il territorio.

Riproduzione: Si accoppia in primavera e dà alla luce da 3 a 7 piccoli.

Alimentazione: La Puzzola si nutre di insetti, lombrichi, roditori, conigli, anfibi, uccelli e carogne.

A causa della scarsa agilità e delle dimensioni ridotte può essa stessa trasformarsi in preda.

riccio

RICCIO

Ordine: Insettivori

Famiglia: Erinaceidi

Specie: Erinaceus europaeus

Morfologia: Ha corpo rotondeggiante, in natura pesa da 800 g fino a 1200 g; è ricoperto di spine, ad eccezione di testa, zampe e ventre che invece sono ricoperti di peli. Le spine sono cave e di colore marrone-nero-beige, striate, dotate di un muscolo erettore. Inoltre ha potenti muscoli pellicciai che gli consentono di arrotolarsi a palla per difendersi.

Il Riccio ha buon udito ed ottimo olfatto, scarsa invece è la vista.

Gli habitat adatti alla presenza del Riccio sono molteplici, boschi di latifoglie e conifere, campagne, periferie cittadine, giardini e pascoli.

Comportamento: E’ un animale terricolo, prevalentemente crepuscolare e notturno. E’ solitario e di giorno e durante il letargo invernale sta in tane, nelle cavità degli alberi o nei muri, rivestite di foglie, paglia e fieno. Per poter sopravvivere al letargo deve pesare almeno 800 g.

Riproduzione: Il periodo riproduttivo va da aprile ad agosto. La gravidanza dura da 30 a 50 giorni ed il numero di piccoli che nascono va da 1 a 9. Se il primo accoppiamento avviene presto la femmina può anche avere due parti a stagione riproduttiva.

I piccoli, appena nati, non hanno spine, ma già dopo poche ore ne sono provvisti.

Alimentazione: Il Riccio si nutre di insetti, anellidi, lumache, uova e frutta, ghiande, bacche e persino di giovani topi. Il latte di mucca è letale per i piccoli Ricci, se ospitato in casa può essere alimentato con frutta e cibo per gatti.

scoiattolo

SCOIATTOLO

Ordine: Roditori

Famiglia: Sciuridi

Specie: Sciurus vulgaris

Morfologia: E’ lungo circa 25 cm, più la coda che è circa 20 cm.

Ci sono due tipi di colorazione: rossastra con ventre bianco e nera con ventre bianco. Nel bacino del mediterraneo quella più comune è la nera che diventa sempre più frequente man mano che si procede verso Sud. Sulle orecchie compare sempre un ciuffo di peli.

Comportamento: E’ molto agile, vive sugli alberi e salta da un ramo all’altro. Immagazzina il cibo che non riesce a consumare nelle cavità degli alberi o in buche scavate appositamente (“depositi”).

Riproduzione: Il periodo riproduttivo inizia in primavera. Si hanno 2 nidiate (una in primavera e una in estate). La gravidanza dura 5 settimane e nascono da 3 a 7 piccoli.

In inverno cade in un profondo letargo, da cui si sveglia solo per consumare velocemente un po’ di cibo.

Alimentazione: lo Scoiattolo si nutre di frutta, di ghiande, faggiole, semi, gemme, ramoscelli di abeti, larici e pini, nocciole, pinoli, noci, ma anche uova e piccoli uccelli, a volte insetti.

tasso

TASSO

Ordine: Carnivori

Famiglia: Mustelidi

Specie: Meles meles

Morfologia: Può raggiungere un metro di lunghezza, coda inclusa. Ha corpo tozzo, zampe corte e robuste con unghie forti per scavare e per difendersi, muso allungato, coda larga e corta. Il mantello è grigio con la caratteristica testa bianca con due righe nere che inglobano occhi ed orecchie, lasciando però bianche le punte delle orecchie.

Grazie alle dimensioni e alle poderose unghie non ha predatori ed è un tenace avversario per i suoi competitori.

Comportamento: E’ un animale notturno, territoriale e solitario, costruisce tane profonde, con gallerie e camere, le entrate sono numerose e a scivolo. Le tane sono spesso utilizzate anche dalle generazioni successive. Nei pressi della tana c’è sempre la latrina, luogo dove il Tasso va a deporre i propri escrementi.

Il Tasso non va in letargo, ma in inverno limita la sua attività, soprattutto se il clima è molto freddo.

Riproduzione: L’accoppiamento ha luogo tra gennaio e marzo ed i piccoli, di solito 2-4, nascono verso l’inizio dell’anno successivo, perché la gravidanza viene rallentata (diapausa embrionale) per permettere all’animale di concentrare tutti gli sforzi riproduttivi in momenti dell’anno favorevoli.

Alimentazione: Ha uno spettro alimentare ampio. In estate-autunno è onnivoro ed in inverno prevalentemente carnivoro. Si muove a zig-zag, in tutte le direzioni, alla ricerca di cibo.

Mangia lombrichi, micro mammiferi, uova, uccelli nidificanti a terra, molluschi, arvicole, rane, carogne, conigli, bulbi, nocciole, ghiande, funghi e frutti.

volpe

VOLPE

Ordine: Carnivori

Famiglia: Canidi

Specie: Vulpes volpe

Morfologia: La Volpe ha le dimensioni di un cane di piccola-media taglia, il suo peso varia dai 6 ai 10 kg, ha corpo snello, orecchie e muso appuntito, la coda è lunga e folta e con la punta bianca o talvolta nera. La pelliccia è di colore fulvo-rossastro e molto più folta in inverno, il petto, l’addome  e la gola sono biancastri, mentre le zampe anteriori sono più scure.

Le dita delle zampe sia anteriori che posteriori sono nere così come la punta delle orecchie.

Comportamento: La Volpe è un animale con abitudini soprattutto notturne e crepuscolari, ma è osservabile anche in pieno giorno. In genere vive in coppia, con i cuccioli. Il maschio marchia il territorio e comunica con segnali sonori, visivi, tattili e olfattivi.

La Volpe è estremamente adattabile e può vivere in tutti gli ambienti, comprese le periferie delle città, ma il suo habitat d’elezione sono i boschi e le zone ricche di nascondigli.

Dall’odore una Volpe può riconoscere un altro esemplare, decifrandone il rango ed il livello sociale. Caratteristiche sono le feci che le Volpi depongono sui rilievi del terreno e sulle rocce, contenenti noccioli di frutti.

Riproduzione: Il periodo riproduttivo è in inverno, il maschio feconda soltanto la femmina dominante, ed i piccoli, che sono 4 o 5, nascono in primavera dopo due mesi di gravidanza.

I cuccioli vengono nutriti  con il latte materno fino ad un mese di età.

Alimentazione: Le Volpi si nutrono di roditori, lagomorfi, di uccelli ed uova, di insetti, anellidi e molluschi, di frutta, bacche e castagne, inoltre sono tra le prime visitatrici delle carogne.

Cacciano al calare della notte o all’alba, utilizzando vari metodi: attacco a sorpresa o avvicinamento quatto quatto.

vespertilio smarginato

VESPERTILIO SMARGINATO

Ordine: Chiroptera

Famiglia: Vespertilionidae

Specie: Myotis emarginatus

Morfologia: La sua lunghezza totale varia tra 41 e 58 mm, per un peso di 7-15 grammi e l’apertura alare può sfiorare i 25 cm.

La pelliccia è di colore vermiglio sul dorso e bianco-grigiastro sul ventre. Il muso è bruno-rossastro, le orecchie e il patagio di colore marrone grigiastro. I piccoli hanno una tonalità più fosca, grigio fumo o grigio bruno.

Una caratteristica che consente il riconoscimento di questa specie è la presenza di una profonda incisione (una vera e propria “smarginatura”) sul bordo esterno dell’orecchio.

Comportamento: Specie termofila. Frequenta aree temperato-calde di pianura e di collina con vegetazione arborea o arbustiva. Può spingersi anche nei pressi dei centri abitati. In estate si rifugia all’interno di edifici abbandonati, in stanze e soffitte, anche se luminose.

Riproduzione: Le colonie riproduttive (composte da sole femmine in stato di gravidanza) preferiscono ambienti caratterizzati da un’elevata temperatura (36-40 °C). Durante la gestazione e l’allattamento i pipistrelli (e in particolare questa specie) mostrano una notevole fedeltà al rifugio scelto. Lo spostamento verso un altro rifugio avviene solo quando il rifugio scelto non soddisfa pienamente le necessità degli animali (ad esempio condizioni microclimatiche non ottimali o eccessivo disturbo antropico).

In situazioni favorevoli possono formarsi colonie composte da centinaia di esemplari, così strettamente addossati da rendere impossibile il conteggio esatto degli esemplari. I maschi invece vivono isolati. Utilizzano la stessa tipologia di rifugio, ma in ambienti caratterizzati da temperature inferiori.

In inverno si rifugia all’interno di cavità ipogee naturali o artificiali dove si incunea nelle fessure e spacchi della roccia. Caccia a 1-5 metri dal suolo con volo agile e manovrato presso prati, margini dei boschi e specchi d’acqua.

Alimentazione: E’ l’unica specie di Chirottero che ha come preda principale i ragni che può catturare direttamente al suolo. La dieta è comunque integrata con Ditteri, Lepidotteri e Coleotteri.

Ultimo aggiornamento: 18-04-2024