RANA APPENNINICA
Ordine: Anura
Famiglia: Ranidae
Specie: Rana italica
Morfologia: Piccola di 7 – 7,5 cm di lunghezza, ha corpo di forma snella, lunghe zampe posteriori, muso appuntito e timpano piccolo. Ha le parti inferiori chiare-giallastre a volte punteggiate di scuro, la gola è di colore scuro con al centro una linea irregolare chiara, mentre superiormente è di colore bruno-verdastro, talvolta tendente al giallo o al rosa; possono essere presenti punteggiature scure o macchie appuntite. Sulle zampe posteriori ventralmente sono presenti dei granuli perlacei.
Comportamento: Vive in prossimità dell’acqua in montagna (raggiunge i 2000 mt) o collina, ma è reperibile anche in pianura. Frequenta ruscelli, fiumi o canali, ha abitudini diurne, sostando sulle rive o sui sassi dei corsi d’acqua frequentati. Caccia insetti e vermi. E’ un’ottima saltatrice, ma nuota piuttosto lentamente. Durante l’inverno molti individui vanno ad ibernarsi sotto le radici degli alberi, per questo e per il fatto che si trovano nei boschi, sono conosciute pure come “rane di terra”.
Riproduzione: La riproduzione avviene da febbraio a maggio. Il maschio durante il periodo riproduttivo possiede cuscinetti nuziali di colore nerastro.
Alimentazione: Come tutte le altre rane si nutre per lo più di insetti e in generale di tutto quello che riesce a catturare.
RANA DI BERGER
Ordine: Anura
Famiglia: Ranidae
Specie: Rana bergeri
Morfologia: Rana verde non ibrida presente in Italia. La colorazione del corpo è inferiormente biancastra e macchiata di grigio; superiormente è verdastra o marrone e ha spesso macchie scure, tre strie longitudinali più scure sul dorso e cosce marmorizzate. I sacchi vocali sono bianchi. A volte i maschi in riproduzione mostrano una colorazione giallastra della testa e sul dorso.
Comportamento: Tale specie è sia terrestre che acquatica, si trova nelle zone erbose vicine a stagni o corsi d’acqua, raramente si reperisce all’interno di grossi corpi d’acqua. E’ diurna e termoregola al sole. Trascorre il periodo invernale in una buca o nel fango degli stagni, o delle zone limitrofe, ed esce in primavera per la riproduzione.
Riproduzione: L’accoppiamento può durare vari giorni. Dopo una settimana di incubazione, nascono i girini che avranno metamorfosi di tre-quattro mesi.
Alimentazione: Come tutte le altre rane si nutre per lo più di insetti e in generale di tutto quello che riesce a catturare.
RANA DI UZZELL
Ordine: Anura
Famiglia: Ranidae
Specie: Rana kl. Hispanica
Morfologia: Particolare specie ibrida ibridogenetica (detta “klepton”) presente in Italia derivata dall’incrocio di due specie “parentali” presenti a livello europeo, cioè la R. bergeri e la R. ridibunda. I “klepton” pur essendo ibridi di due vere e proprie specie, e potendo accoppiarsi in maniera fertile con entrambe, possono perpetrarsi con un particolare meccanismo cromosomico. La rana di Uzzell è praticamente indistinguibile dalla R. bergeri: ha muso appuntito, verde più o meno acceso sul dorso con punteggiature scure e striature orizzontali più chiare. Si distingue dalla specie parentale per via dei sacchi vocali di colore grigio.
Comportamento: E’ una rana prevalentemente acquatica, ha abitudini diurne e notturne, si riviene fino ai 1500 mt di quota. E’ gregaria e si rinviene presso stagni, fossi, canali, torrenti. Si può osservare sulla vegetazione acquatica galleggiante o sui tronchi semi sommersi. Pare che il “klepton” sia più resistente agli stress antropici rispetto alle due specie parentali.
Riproduzione: Il periodo riproduttivo è primaverile-estivo.
Alimentazione: Come tutte le altre rane si nutre per lo più di insetti e in generale di tutto quello che riesce a catturare.
ROSPO COMUNE
Ordine: Anura
Famiglia: Bufonidae
Specie: Bufo bufo
Morfologia: Corpo di grandi dimensioni (fino a una ventina di centimetri, con le femmine più grandi dei maschi) e robusto con morfologia tozza e massiccia, sgraziata. La pelle verrucosa ed asciutta ha un colore bruno olivastro che può variare fino al rosso mattone o al verde, ed è maculato uniformemente. Occhi di colore dorato o ramato e pupilla orizzontale. Presenza di ghiandole parotidi, ai lati del capo, grandi e divergenti. Le zampe anteriori sono scarsamente sviluppate, più grandi e robuste le posteriori.
Comportamento: Vive nei giardini e negli orti, nei campi, fino ad altitudini di oltre 2000 mt. Di norma è visibile nelle ore notturne sulle strade alla ricerca di raccolte d’acqua o di “lek” (arene riproduttive) nella primavera e nel tardo inverno. Di giorno tende a nascondersi in buche o anfratti, sotto le pietre o comunque in luoghi riparati dalla luce, se minacciato assume una caratteristica posa intimidatoria con la testa abbassata e le parti posteriori sollevate. Si difende dai predatori con una secrezione tossica ghiandolare, fortemente irritante.
Riproduzione: Tende a tornare sempre nella stessa pozza d’acqua per riprodursi, a volte percorrendo anche diversi km. Il maschio, più piccolo della femmina, afferra la compagna con i cuscinetti adesivi delle dita. La femmina depone in acqua circa 10000 uova in un cordone gelatinoso. La metamorfosi dura due o tre mesi.
Alimentazione: Si nutre praticamente di qualsiasi cosa riesca ad entrare nella sua bocca: insetti in primis, lumache, lombrichi, piccoli vertebrati come ad esempio piccoli topi.
SALAMANDRA PEZZATA
Ordine: Urodela
Famiglia: Salamandridae
Specie: Salamandra salamandra
Morfologia: E’ una robusta e grossa salamandra, raggiunge i 15-20 cm di lunghezza totale (coda compresa), e le femmine sono in generale più lunghe e grosse dei maschi. La colorazione è caratteristica, con fondo nero e macchioline giallo acceso circoscritte. L’estensione delle macchie gialle sul corpo è variabile a seconda delle popolazioni (popolazioni settentrionali presentano macchie piccole, la popolazione calabra può essere completamente gialla). La pelle, liscia e lucente, è cosparsa di piccole ghiandole secernenti il muco che ricopre l’animale; il muco protegge la pelle dalle infezioni, riduce la disidratazione e ha un gusto repellente per gli eventuali predatori. Le tinte vivaci della pelle segnalano appunto che la salamandra non è commestibile: queste colorazioni appariscenti sono dette “colorazioni di avvertimento”
Comportamento: La salamandra pezzata è una specie totalmente terrestre, solo le femmine si avvicinano all’acqua, in primavera-estate o in autunno sulle coste, per la deposizione delle larve che sono protette da una labile pellicola. Comunque l’ambiente frequentato è ad alta umidità: prati, sottobosco, lettiera di foglie, all’interno di zone boscate (faggete, quercete) anche a notevoli altitudini (2500 mt). Se reperita vicino all’acqua, essa sarà debolmente corrente e limpida.
Riproduzione: Durante il periodo degli amori il maschio si esibisce in un complesso rituale di corteggiamento, alla fine del quale lascia sul terreno una spermatofora, contenente gli spermatozoi, che viene raccolta dalla femmina tramite le labbra cloacali oppure, sempre il maschio, afferra la femmina dal sotto e deposita la spermatofora; si sposta poi di lato in modo che la femmina ci cada sopra. Nella primavera successiva la femmina depone, in ruscelli ben ossigenati, 20-40 larve provviste, ai lati della testa, di branchie piumose esterne.
Alimentazione: La dieta è costituita da invertebrati, in particolare da lombrichi, molluschi ed insetti.
TRITONE CRESTATO ITALIANO
Ordine: Urodela
Famiglia: Salamandridae
Specie: Triturus carnifex
Morfologia: Maschi fino a 15 cm; femmine fino a 18 cmpelle ruvida, umida e scura. Il dorso è bruno con punteggiature scure mentre il ventre è giallo-arancio a macchie tondeggianti nerastre. Tali macchie possono unirsi a formare disegni di varia forma. Il maschio ha livrea nuziale con cresta alta e dentellata lungo il dorso e la coda; alle volte sono riscontrabili riflessi bluastri sui fianchi. Le femmine nel periodo riproduttivo hanno una stria dorsale giallina poco evidente.
Comportamento: Ha vita quasi totalmente acquatica, in stagni o piccole raccolte d’acqua, naturali ed artificiali, a seconda della zona; è un ottimo nuotatore.
Riproduzione: Tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo gli animali si dirigono verso i corpi d’acqua dove avrà luogo la riproduzione. I maschi raggiungono lo specchio d’acqua con qualche giorno d’anticipo rispetto alle femmine e si mettono subito alla ricerca dei luoghi più idonei per il corteggiamento. Si creano così piccoli gruppi, composti ciascuno di diversi maschi pronti a conquistarsi le femmine. Il rituale del corteggiamento è impegnativo e spettacolare.
Il maschio depone sul fondo un involucro seminale (spermatofora) che la femmina, avanzando, raccoglie attraverso la cloaca e conserva all’interno del proprio ventre in un’apposita sacca. Da due a tre settimane più tardi ha luogo la deposizione delle uova fecondate, che vengono ancorate singolarmente alle foglie delle piante sommerse con l’aiuto delle zampe posteriori. In questo modo, nell’arco di diverse settimane, una singola femmina può depositare dalle 200 alle 400 uova.
Alimentazione: In acqua i tritoni crestati sono voraci predatori di insetti e molluschi acquatici, nonché di invertebrati che cadono accidentalmente in acqua, ma quando sono disponibili si accaniscono in modo particolare sui girini di rana e addirittura sulle loro uova.
TRITONE PUNTEGGIATO
Ordine: Urodela
Famiglia: Salamandridae
Specie: Triturus vulgaris
Morfologia: Specie di piccole dimensioni (11 cm) e con pelle liscia. Il dorso è di colore olivastro con piccole punteggiature scure; il ventre è chiaro punteggiato di macchie scure. Presenti bande nere-bianche ai lati della testa, Il maschio ha abito nuziale con cresta ondulata, continua su coda e dorso ed una stria arancione al centro del ventre. La femmina non è punteggiata ma mostra una stria laterale ampia e scura dalla testa alla coda, pancia bianca e coda arancione centralmente.
Comportamento: E’ piuttosto terragnolo, lo si trova anche nei prati allagati, in acqua preferisce acque ferme con ricca vegetazione (fossi, fontanili, stagni con acqua ferme). Le fasi importanti della vita, corteggiamento, fecondazione, deposizione delle uova e metamorfosi, avvengono comunque in acqua. Poco esigente dal punto di vista ambientale raggiunge i 2000 mt di altitudine.
Riproduzione: La femmina depone le uova ancorandole alla vegetazione sommersa ed emergente.
Alimentazione: Come il crestato preda larve di insetti, piccoli molluschi e crostacei.
Ultimo aggiornamento: 03-02-2021