Alessandro Giuli e Sara Funaro presentano a Firenze le ‘Storie bastarde’ di Desario

La locandina della presentazione del libro
La locandina della presentazione del libro
Il ministro della Cultura Alessandro Giuli e la Sindaca di Firenze Sara Funaro presenteranno il libro ‘Storie bastarde’ (ed. Avagliano), del giornalista Davide Desario, direttore di Adnkronos, lunedì 28 aprile, alle ore 18, a Firenze. La giornalista Barbara Palombelli sarà la moderatrice dell’incontro che si terrà alla presenza dell’autore nella Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi, con ingresso da via Cavour 3.
Il libro “Storie bastarde. Quei ragazzi cresciuti tra Pasolini e la Banda della Magliana”, con la prefazione di Francesca Fagnani, è ambientato all’estrema periferia di Roma: un far west di marane, baracche, palazzoni in riva al mare, dove il confine tra vita e malavita è sottilissimo.
Un gruppo di ragazzini vive a Ostia, a pochi passi dove tra la notte del 1 e 2 novembre 1975 venne ucciso Pier Paolo Pasolini, attraversa la pineta dove capita di giocare con il cadavere di un morto impiccato, incrocia i “bravi ragazzi” della Banda della Magliana e la primula rossa delle Brigate rosse, Barbara Balzerani. Potrebbe essere un posto qualunque della periferia italiana, come oggi Caivano, Tor Bella Monaca, Quarto Oggiaro, Scampia o lo Zen di Palermo: una terra dove sopravvivere tra speranza e frustazione.
Sullo sfondo delle “storie bastarde” dei ragazzini descritti da Desario scorre la cronaca dell’epoca, come la tragedia del piccolo Alfredino Rampi a Vermicino, inghiottito da un pozzo artesiano profondo 60 metri a 6 anni di età. Risse, pestaggi tra rossi e neri, fionde e motorini rubati, scippi e scommesse, rivalità tra bande nemiche, l’appostamento sugli alberi per vedere le coppie appartate che fanno l’amore, le donne conquistate e le donne solo sognate diventano lenti d’ingrandimento su una gioventù che cerca un futuro nelle pagine di Desario.
D’improvviso “quei pischelli” si ritrovano uomini. Ma hanno lasciato troppi amici per strada: tra overdose, morti ammazzati e destini infami. Sfide innocenti e giochi pericolosi, una umanità “de lama e de fero”, la metropoli e la città. Così “Storie bastarde” si rivela un libro che conduce il lettore nel cuore dell’infanzia e della giovinezza, che parla la lingua della strada, malinconica e ruvida allo stesso tempo. “Storie bastarde” che ci ricordano come eravamo. E ci aiutano a comprendere come siamo.