Nuovo Coronavirus 2019-nCoV, informativa per i dipendenti della Città Metropolitana

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I consigli di comportamento, le raccomandazioni per ridurre l’esposizione e la trasmissione, le faq

I coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS). Il nuovo coronavirus nCoV-2019 è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell’uomo.
– Il contagio avviene per via aerea, in particolare attraverso goccioline emesse dalle vie respiratorie tramite starnuti, colpi di tosse ecc. o per cattiva igiene delle mani portate alla bocca dopo contatti con superfici contaminate. Si ritiene che il periodo di incubazione della malattia sia di circa 2 settimane.
– I sintomi più comuni consistono in febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie.
Le informazioni attualmente disponibili suggeriscono che il virus possa causare sia una forma lieve, simil-influenzale, che una forma più grave di malattia. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte. Una forma inizialmente lieve può progredire in una forma grave, soprattutto in persone con condizioni cliniche croniche preesistenti, come ipertensione e altri problemi cardiovascolari, diabete, patologie epatiche e altre patologie respiratorie;
anche le persone anziane potrebbero essere più suscettibili alle forme gravi.
Gli accorgimenti utili per diminuire il rischio di contagio consistono nel comune buon senso e in semplici norme igieniche, e precisamente:
– lavarsi le mani spesso e accuratamente, soprattutto dopo aver toccato superfici potenzialmente contaminate (corrimano, maniglie ecc.) e prima di portare le mani alla bocca (ad esempio per mangiare, bere o fumare), con abbondante acqua e sapone per almeno 20 secondi, oppure con soluzioni detergenti a base di alcol (es. fazzolettini con soluzione alcolica al 60-90%) senza aggiunta di acqua e strofinando le mani fra loro fino a che non tornano asciutte;
– aerare spesso gli ambienti in cui si soggiorna;
– portare un fazzoletto alla bocca ogni volta che si tossisce o starnutisce;
– utilizzare i fazzoletti una sola volta gettandoli nei rifiuti subito dopo l’uso;
Trattamento
Essendo una malattia nuova, ancora non esiste un vaccino. Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata dal nuovo coronavirus. Il trattamento deve essere basato sui sintomi del paziente. La terapia di supporto può essere efficace.

La situazione in Italia
3 casi confermati al 7 febbraio
Il terzo caso di coronavirus confermato nel nostro Paese, primo in un italiano, è stato confermato il 6 febbraio dall’Istituto superiore di sanità. Riguarda uno dei 56 connazionali fatti rientrare da Wuhan e sottoposti a quarantena nella città militare della Cecchignola. E’ stato trasferito allo Spallanzani in isolamento.
I primi due casi di Coronavirus in Italia, una coppia di turisti cinesi, sono stati confermati il 30 gennaio dall’Istituto Spallanzani, dove sono stati ricoverati in isolamento dal 29 gennaio. La situazione è sotto controllo. Attivata tempestivamente la sorveglianza sanitaria per le persone venute in contatto con la coppia. Scattate tutte le misure previste sia per alcune persone dell’albergo di Roma dove alloggiavano sia per altri turisti tutti asintomatici che ad oggi non destano preoccupazione.
L’Istituto Spallanzani (INMI) rende noto un bollettino medico alle ore 12 circa di ogni giorno sulle condizioni di salute dei pazienti ricoverati e sui test dei contatti monitorati.
Nel nostro Paese è attiva una rete di sorveglianza sul nuovo coronavirus (2019-nCoV) e sono stati attivati controlli e screening sotto il coordinamento della task force ministeriale.
L’Italia ha bloccato il 30 gennaio con un’Ordinanza del ministro della Salute tutti i voli da e per
la Cina per 90 giorni, oltre a quelli provenienti da Wuhan, già sospesi dalle autorità cinesi. Il Governo Italiano ha dichiarato il 31 gennaio lo Stato di emergenza e stanziato i primi fondi e nominato Commissario straordinario per l’emergenza il Capo della protezione civile Angelo Borrelli.
In buona sostanza, come sostenuto dagli esperti del settore, non esiste nessuna epidemia in atto sul territorio Italiano ed appare del tutto ingiustificato ogni allarmismo anche se il rispetto delle norme igieniche è essenziale per contrastare la possibile trasmissione di questo e di ogni altro virus.
L’Istituto Superiore di Sanità ha aperto sull’home page del suo portale istituzionale una nuova sezione di faq per chiarire i dubbi più frequenti dei cittadini sul coronavirus e sulle modalità di trasmissione e di prevenzione.

Di seguito le prime sette faq:
1) Se prendo gli antivirali prevengo l’infezione?
Non ci sono evidenze scientifiche che l’uso dei farmaci antivirali prevenga l’infezione da Coronavirus o da altri tipi di infezioni virali.
2) Se sono stato in metropolitana con una persona che tossiva e nei giorni seguenti mi compare la tosse devo andare in ospedale?
No, ad oggi non vi è alcuna evidenza scientifica che il nuovo Coronavirus stia circolando in Italia. E’ invece certo che si è in una fase di massima trasmissione del virus influenzale stagionale. Pertanto, se dovessero comparire sintomi o difficoltà respiratorie, è opportuno rivolgersi al proprio medico curante.
SISTEMA QUALITA’ CERTIFICATO UNI EN ISO 9001:2008 – CERT.SQ00332 – CSICERT
3) Come faccio a sapere se la mia tosse è dovuta al nuovo coronavirus?
Al momento, secondo le evidenze scientifiche disponibili, il virus non circola in Italia. Le uniche condizioni di rischio legate all’infezione sono aver viaggiato negli ultimi 14 giorni in zone della Cina in cui il virus si sta diffondendo e avere avuto contatti con persone con infezione accertata.
4) Se mi sottopongo privatamente ad analisi del sangue posso sapere se ho contratto il nuovo coronavirus?
Non esistono al momento kit commerciali per confermare la diagnosi. La diagnosi deve essere eseguita nei Laboratori di riferimento. Per le persone senza sintomi di una certa gravità e senza fattori di rischio al momento non è previsto iniziare un iter diagnostico.
5) Posso essere contagiato toccando le maniglie degli autobus?
Allo stato attuale, non essendoci evidenze scientifiche della circolazione del virus in Italia, è altamente improbabile che possa verificarsi un contagio da nuovo Coronavirus attraverso le maniglie degli autobus o della metropolitana. E’ comunque buona norma, per prevenire tutte le infezioni respiratorie, lavarsi frequentemente e accuratamente le mani.
6) L’infezione da coronavirus causa sempre una polmonite grave?
No, può causare sintomi che vanno da disturbi lievi a infezioni più gravi. I dati in nostro possesso provengono principalmente da studi su casi ospedalizzati, e pertanto più gravi, è possibile che sia sovrastimata la gravità dell’infezione.
7) Se penso di poter essere stato contagiato, devo chiamare il 118 o andare dal mio medico?
Se si è stati esposti a fattori di rischio, come aver viaggiato nelle zone della Cina in cui il nuovo Coronavirus sta circolando o si è stati a contatto con persone risultate infette, per prima cosa è opportuno chiamare il numero 1500, messo a disposizione dal Ministero della Salute, per avere indicazioni sui comportamenti da seguire.

Inoltre di seguito altre risposte a domande frequenti:
– Quali sono i sintomi di una persona infetta da un coronavirus?
Dipende dal virus, ma i sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei
casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.
– I coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona?
Sì, alcuni coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona, di solito dopo un contatto stretto con un paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario.
– Esiste un vaccino per un nuovo coronavirus?
SISTEMA QUALITA’ CERTIFICATO UNI EN ISO 9001:2008 – CERT.SQ00332 – CSICERT
No, essendo una malattia nuova, ancora non esiste un vaccino e per realizzarne uno ad hoc i tempi possono essere anche relativamente lunghi.
– Esiste un trattamento per un nuovo coronavirus?
Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus. Il trattamento deve essere basato sui sintomi del paziente. La terapia di supporto può essere molto efficace.
– Cosa posso fare per proteggermi?

Le raccomandazioni per ridurre l’esposizione e la trasmissione di una serie di malattie respiratorie comprendono il mantenimento dell’igiene delle mani (lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche) e delle vie respiratorie (starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani), ed evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti.
Normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti.
– Come si contrae questo coronavirus?
Sono necessarie maggiori informazioni per comprendere meglio le modalità di trasmissione e le manifestazioni cliniche di questo nuovo virus; tuttavia è stata ormai dimostrata la possibilità di trasmissione da persona a persona sia in Cina sia in altri paesi. La fonte di questo nuovo virus non è ancora nota. Pertanto, sarebbe prudente ridurre il rischio generale di infezioni respiratorie acute durante i viaggi verso o dalle aree colpite.
– I pacchi e le merci importati dalla Cina possono trasmettere l’infezione?
Le modalità di trasmissione e le caratteristiche di sopravvivenza del nuovo coronavirus sono ancora in corso di studio e non esistono ancora informazioni specifiche inerenti la trasmissione tramite merci o pacchi importati.
Però, sulla base della bassa sopravvivenza di altri coronavirus (SARS, MERS) sulle superfici si stima che il rischio di trasmissione da prodotti o pacchi importati dalla Cina (mantenuti per alcuni giorni o settimane a temperatura ambiente) sia molto basso.

Per aggiornamenti ed ulteriori informazioni consultare il sito:
www.salute.gov.it/nuovocoronavirus.
A partire dal 5 febbraio i controlli della temperatura corporea sono stati estesi a tutti i passeggeri di voli europei e internazionali in arrivo negli aeroporti italiani.
Blocco dei voli dalla Cina
Con Ordinanza del Ministro della Salute del 30 gennaio, è stata disposta la sospensione del traffico aereo con la Repubblica Popolare Cinese, incluse le Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao. Il provvedimento si applica anche a Taiwan.
Fino al blocco, come previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale (2005) (RSI) presso gli Aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Malpensa è stato predisposto un monitoraggio attivo da parte del personale degli USMAF-SASN di tutti i passeggeri a bordo dei voli diretti da Cina e Hong Kong. E il traffico aereo dalla Cina è stato spostato sui due scali di Roma e Milano. Tale monitoraggio ha previsto la raccolta delle informazioni rilevanti dei passeggeri e dell’equipaggio, al fine di garantire la tracciabilità sul territorio nazionale nelle due settimane successive all’arrivo, la misurazione della temperatura corporea con termometri a infrarossi direttamente sull’aeromobile, la distribuzione delle raccomandazioni e consigli
comportamentali.
Le autorità cinesi hanno bloccato autonomamente il traffico aereo da Wuhan.

Procedure di emergenza
Nel caso in cui sia presente un caso sospetto di nuovo coronavirus (in base ai sintomi clinici e alle informazioni epidemiologiche), a bordo di un volo di qualsiasi provenienza, viene immediatamente adottata una procedura di emergenza che prevede il trasferimento del paziente in isolamento presso una struttura ospedaliera designata e la tracciatura dei contatti stretti.
Sono stati implementati gli staff di medici e operatori sanitari per il controlli negli aeroporti e implementato il numero di pubblica utilità 1500.
Sono state diramate a istituzioni, enti e organizzazioni professionali interessati, circolari contenenti indicazioni operative. Negli aeroporti è stato diffuso materiale informativo per i viaggiatori internazionali, in italiano, inglese e cinese.

Firenze, 7 febbraio 2020
Il Medico Competente Coordinatore
Dott.ssa Maria Ceravolo