Normativa

Introduzione

La Costituzione, tramite gli artt. 2, 9, 32, oltre a riconoscere e garantire i diritti inviolabili dell’uomo, sia esso come individuo singolo sia come parte di una collettività, tutela il diritto alla salute e all’integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell’ambiente ove normalmente l’uomo svolge la propria attività e indica tra i compiti della Repubblica quello di proteggere la natura l’ambiente, il paesaggio e il patrimonio storico ed artistico della Nazione.

Conseguentemente, la Protezione Civile deve essere considerata un diritto fondamentale della persona umana, che deve essere adeguatamente protetta dai danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi.

La stessa Corte costituzionale, con sentenza n. 418 del 9 novembre 1992, ha sostenuto che “la protezione civile ha il fine di tutelare da eventi calamitosi beni fondamentali degli individui e della collettività”. Per garantire ciò è necessaria la mobilitazione non solo dell’apparato pubblico della Protezione Civile, ma anche dei volontari e della collettività in generale.

Normativa nazionale

Nell’ambito della normativa nazionale le leggi e i decreti legislativi emanati sono tanti, così come lo sono gli ambiti e i campi di applicazione su cui vertono queste norme, come ad esempio volontariato, sistema di allertamento, rischio sismico, difesa del suolo, incidenti e antincendio boschivo.

Tra questi, le norme cardine in materia di protezione civile sono:

Decreto Legislativo n.1 del 2 gennaio 2018: Codice della protezione civile

Legge n. 119 del 2013 di conversione del decreto-legge n. 93 del 2013 con disposizioni di protezione civile

Legge n. 100 del 12 luglio 2012 – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 15 maggio 2012, n. 59, recante disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile

Mentre le direttive più recenti emanate dal Dipartimento di Protezione Civile sono:

Direttiva del 30 aprile 2021
Indirizzi di predisposizione dei piani di Protezione Civile

Direttiva del 25 settembre 2020
del Presidente del Consiglio dei ministri in materia di allertamento di protezione civile e sistema di allarme pubblico IT-Alert

Direttiva del 17 giugno 2020
concernente la formazione e la standardizzazione delle conoscenze del personale delle Sale operative unificate permanenti (SOUP)

Direttiva del 24 febbraio 2020
“Rimborsi spettanti ai datori di lavoro pubblici e privati dei volontari, ai volontari lavoratori autonomi/liberi professionisti e alle organizzazioni di volontariato per le attività di protezione civile autorizzate” ai sensi degli articoli 39 e 40 del decreto legislativo n. 1 del 2018

Direttiva del 12 agosto 2019
“Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale e regionale e per la pianificazione di protezione civile territoriale nell’ambito del rischio valanghe”

Normativa regionale

Il sistema regionale di protezione civile, istituito con la Legge regionale 67 del 29 dicembre 2003, è ora disciplinato dalla Legge regionale 45 del 25 giugno 2020 che ha dato attuazione nella Regione Toscana al nuovo Codice di protezione civile nazionale.

È in corso l’attuazione della Legge regionale 45/2020, e ad oggi sono state approvate le seguenti delibere attuative:

Delibera 77 del 31 gennaio 2022

Comitato del volontariato di protezione civile regionale (articolo 14 comma 3)

Delibera 78 del  31 gennaio 2022

Partecipazione del volontariato alla Colonna mobile regionale (articolo 19 comma 3 lettera a)

Delibera n.981 del 27-07-2020

Prima applicazione della L.R. n. 45 del 25/06/2020 §Sistema regionale della protezione civile e disciplina delle relative attività nelle more della adozione delle deliberazioni di cui all’art. 28 comma 3

Delibera n.247 del 13-03-2023

L.r. 45/2020: approvazione delle procedure per la segnalazione di criticità, il monitoraggio e la prima verifica dei danni da parte degli enti locali in caso di un evento di protezione civile. Modifica alla DGR n. 981/2020

Pianificazione di Protezione Civile

Un piano di protezione civile è l’insieme delle procedure operative di intervento per fronteggiare una qualsiasi calamità attesa in un determinato territorio.

Il piano di protezione civile recepisce il programma di previsione e prevenzione, ed è lo strumento che consente alle autorità di predisporre e coordinare gli interventi di soccorso a tutela della popolazione e dei beni in un’area a rischio. Esso ha l’obiettivo di garantire con ogni mezzo il mantenimento del livello di vita “civile” messo in crisi da una situazione che comporta gravi disagi fisici e psicologici.

Struttura del piano

Il piano si articola in tre parti fondamentali:

1. Parte generale: raccoglie tutte le informazioni sulle caratteristiche e sulla struttura del territorio;

2. Lineamenti della pianificazione: stabiliscono gli obiettivi da conseguire per dare un’adeguata risposta di protezione civile ad una qualsiasi situazione d’emergenza, e le competenze dei vari operatori;

3. Modello d’intervento: assegna le responsabilità decisionali ai vari livelli di comando e controllo, utilizza le risorse in maniera razionale, definisce un sistema di comunicazione che consente uno scambio costante di informazioni.

Obiettivi del piano

Un piano di protezione civile è un documento che:

  • assegna la responsabilità alle organizzazioni e agli individui per fare azioni specifiche, progettate nei tempi e nei luoghi, in un’emergenza che supera la capacità di risposta o la competenza di una singola organizzazione;
  • descrive come vengono coordinate le azioni e le relazioni fra organizzazioni;
  • descrive in che modo proteggere le persone e la proprietà in situazioni di emergenza e di disastri;
  • identifica il personale, l’equipaggiamento, le competenze, i fondi e altre risorse disponibili da utilizzare durante le operazioni di risposta;
  • identifica le iniziative da mettere in atto per migliorare le condizioni di vita degli eventuali evacuati dalle loro abitazioni.

È un documento in continuo aggiornamento, che deve tener conto dell’evoluzione dell’assetto territoriale e delle variazioni negli scenari attesi. Anche le esercitazioni contribuiscono all’aggiornamento del piano perché ne convalidano i contenuti e valutano le capacità operative e gestionali del personale. La formazione aiuta, infatti, il personale che sarà impiegato in emergenza a familiarizzare con le responsabilità e le mansioni che deve svolgere in emergenza.

Un piano deve essere sufficientemente flessibile per essere utilizzato in tutte le emergenze, incluse quelle impreviste, e semplice in modo da divenire rapidamente operativo.

Fonte: Dipartimento Protezione Civile

Protezione Civile – Ultimo aggiornamento: 19-01-2024