Volatili

airone cenerino

AIRONE CINERINO

Ordine: Ciconiiformes

Famiglia: Ardeidae

Specie: Ardea cinerea

Morfologia: Airone di grandi dimensioni, da adulto può raggiungere oltre 90 cm di altezza ed un peso fino a 2 kg. L’apertura alare arriva a 1,70 metri. Il piumaggio è di colore grigio cenere-ardesia e sfumature blu sul dorso delle ali, il collo ed il petto sono chiari ma ha due strie nere lungo la gola.

Il becco è giallo ed affilato e le lunghe zampe sono brune. L’adulto ha un ciuffo nucale nero molto evidente che si diparte dalla sommità posteriore e superiore dell’occhio. I giovani, rispetto agli adulti, sono più grigi ed esili, hanno becco nerastro e la parte superiore del capo grigia e senza linea nera dietro l’occhio che inizia a definirsi al secondo anno d’età.

Non vi sono segni particolari per distinguere le femmine dai maschi, solitamente i maschi sono un po’ più grandi.

Comportamento: Come tutti gli aironi tiene il collo ripiegato ad esse durante il volo e disteso invece durante la caccia. Il volo è lento e lievemente battuto, con lunghi tratti planati.

Ha dita lunghe e distanziate tra di loro che gli consentono di muoversi su terreni fangosi; i lunghi tarsi invece gli permettono di catturare prede (in genere pesci di non oltre 20 cm di lunghezza) in acque profonde fino a 60 cm. con movimenti potenti e istantanei del becco ad arpione e del lungo collo.

E’ un animale diurno, generalmente solitario, forma pseudo-branchi durante i trasferimenti verso le zone di pastura, o in presenza di grossi banchi di pesci, soprattutto nelle zone umide aperte.

Nidifica in colonie quasi sempre sulla cima di alberi d’alto fusto (alberi all’interno delle fasce ripariali sulle assi fluviali o anche nelle zone boschive).

Riproduzione: Non essendo migratore inizia a costruire il nido già da febbraio. Le uova, deposte dalla metà di marzo, sono 4 – 5 per nido e la cova dura circa 25 giorni. I giovani sono nutriti nel nido per circa 50 giorni. Si calcola che il 70% non raggiunge i 6 mesi di vita, una volta superata l’età subadulta possono raggiungere i 24 anni di vita.

Alimentazione: La dieta consiste di tutti i piccoli animali che vivono nelle acque basse (pesci, anfibi, rettili, uccelli e piccoli mammiferi).

allocco

ALLOCCO

Ordine: Strigiformes

Famiglia: Strigidae

Specie: Strix aluco

Morfologia: Grosso rapace notturno alto circa 40 cm che raggiunge più di un metro di apertura alare. Presenta due tipi di livrea, una bruna e una grigia, ma è comunque screziato e striato, con macchie bianche sulle spalle (a volte poco evidenti). Ha capo grosso e tondeggiante, dischi facciali grigiastri, iride scura ed è privo di ciuffi auricolari sulla testa grande e rotonda.

Ventralmente presenta una marcata striatura scura.

Si mimetizza alla perfezione nel bosco che frequenta, il suo colore può sembrare la corteccia di un albero. Le borre (i rigurgiti delle parte indigeste) sono grigiastri, simili a quelli del gufo comune.

Il dimorfismo sessuale è caratterizzato dalle dimensioni maggiori della femmina.

Comportamento: Ha abitudini prettamente notturne. L’ambiente ideale per l’Allocco è costituito dalle fustaie e dai cedui invecchiati, ma è diffuso anche in parchi e giardini e nelle zone abitate; infatti le uova oltre ad essere deposte nelle cavità degli alberi si possono trovare nelle soffitte delle case di campagna. Altri siti di nidificazione sono nidi abbandonati da altri uccelli di grosse dimensioni o, molto raramente, tane di mammiferi, micromammiferi, uccelli e anfibi cacciati di notte. Caratteristico il richiamo del maschio, territoriale e canoro dalla primavera all’inizio dell’autunno, ma anche l’acuta e breve risposta della femmina.

Riproduzione: Nidifica tra marzo e giugno e depone mediamente 2-4 uova. L’incubazione dura un mese, l’involo dei pulli avviene dopo 5 settimane dalla schiusa ma per l’autosufficienza occorrono 4 mesi. E’ la femmina che si occupa dei piccoli e il maschio procura il cibo.

Alimentazione: Si ciba soprattutto di piccoli mammiferi, in particolare di topi. Ma non disdegna scoiattoli, ghiri, donnole, uccelli vari, anfibi e anche invertebrati.

balestruccio

BALESTRUCCIO

Ordine: Passeriformes

Famiglia: Hirundinidae

Specie: Delichon urbica

Morfologia: Il Balestruccio è un uccello di appena 13-14 cm di lunghezza con un peso che va dai 15 ai 25 gr. E apertura alare 28-30 cm.

Ha la testa, il dorso, le ali e la coda di un bel nero-bluastro lucido; le parti inferiori con le zampe fanno un contrasto color bianco farina e non presentano alcun collare. La coda è corta e forcuta, ma meno biforcuta di quella delle rondini. Le zampe sono corte e i piedi sono coperti da un piumaggio bianco.

Comportamento: La specie frequenta ambienti molto vari, vive nelle campagne, nelle città e nei villaggi, in pratica non si allontana mai dalle abitazioni umane. I balestrucci europei svernano in Africa a sud del Sahara fin nella provincia del Capo.Comune in città e campagne coltivate, a differenza della rondine nidifica all’esterno delle abitazioni.

A volte lo si incontra in grandi stormi e nidifica volentieri in colonie molto numerose. Costruisce il nido sotto grondaie, cornicioni delle case, tettoie, entrate delle porte, raramente anche sotto rupi od anfratti rocciosi, ponti in cemento armato o affini. I nidi sono di fango incollato con la saliva, ovattati all’interno con fieno e piume ed hanno una forma di mezza sfera chiusa con un buco di accesso superiore o laterale per l’accesso. Queste costruzioni vengono utilizzate anche da altre specie di uccelli, per esempio dal passero domestico.

Riproduzione: Vengono solitamente deposte dalle tre alle cinque uova di colore bianco lucente sopra un soffice strato di piume, che entrambi i genitori covano per 12 o 15 giorni da maggio a giugno, dopodiché nutrono i piccoli per ancora 25 o 26 giorni.

Alimentazione: Come la rondine, anche il balestruccio si nutre di insetti catturandoli in volo.

ballerina bianca

BALLERINA BIANCA

Ordine: Passeriformes

Famiglia: Motacillidae

Specie: Motacilla alba

Morfologia: Piccolo Passeriforme molto comune con un’elegante livrea bianca, nera e grigia; Ha forme slanciate con coda lunga a strie bianche (esternamente) e nere-grigie (centralmente) che agita ritmicamente. Corre rapidamente e agita spesso la coda. In primavera il in abito nuziale è inconfondibile: mascherina bianca su fronte e occhi contrastante con la gola, il petto e la nuca neri; dorso e ali grigi; coda nera bordata di bianco e parti inferiori bianche.

Comportamento: Migratrice a corto raggio, vive in molteplici situazioni ambientali, campagna, città, aree boscate, all’interno di giardini, siepi, prati e incolti, zone palustri.

Riproduzione: Nidifica in primavera, maschio e femmina costruiscono un grosso nido a coppa nascosto in anfratti naturali (su ripe e scarpate) o artificiali (su costruzioni), utilizzando materiale.

La femmina depone 3-7 uova che si schiudono dopo 12-14 giorni e l’involo dei piccoli avviene dopo circa 15 giorni.

Alimentazione: Cattura piccoli insetti al suolo su tappeti erbosi, strade, scarpate, greti e tetti; può svolazzare alla ricerca di prede anche su specchi d’acqua e occasionalmente su bestiame al pascolo.

capinera

CAPINERA

Ordine: Passeriformes

Famiglia: Muscicapidae

Specie: Sylvia atricapilla

Morfologia: Passeriforme di piccole dimensioni di colore grigio-bruno nelle parti superiori e grigio cenere nelle inferiori. Il maschio ha una colorazione grigio cenere chiaro con calotta (cappuccio) nera mentre le femmine sono più brune con calotta rosso ruggine.

La femmina nel complesso mostra una colorazione più marrone, in particolare inferiormente. Gli immaturi hanno colori più netti, marrone ruggine dorsalmente e giallastri centralmente. Si distingue dall’Occhiocotto proprio per le piume nere del capo che si fermano all’altezza dell’occhio, senza includerlo. Il becco e le zampe sono sempre scure.

Comportamento: Vive in giardini e in boschi ricchi di sottobosco. E’ un uccello vivace, timoroso, socievole e mite, spesso sta tra il fogliame di alberi e cespugli.

Caratteristica peculiare di questo grazioso uccellino è il canto melodioso, di poco inferiore, per dolcezza, a quello dell’Usignolo. Il leggiadro aspetto completa degnamente le qualità canore.

Riproduzione: La cova avviene due volte all’anno, in maggio ed in giugno. Il nido, sempre piccolo ed aggraziato, viene collocato nei cespugli fitti di sempreverdi, di sambuco e di caprifoglio oppure nei boschi e nelle macchie spinose, comunque sempre ben celato tra il verde.

Il maschio aiuta attivamente la femmina all’allevamento dei piccoli.

Alimentazione: Le capinere si nutrono di ogni genere di insetti e larve, frutta, bacche e granaglie ed eccezionalmente anche vermi.

cardellino

CARDELLINO

Ordine: Passeriformes

Famiglia: Fringillidae

Specie: Carduelis carduelis

Morfologia: Piccolo Passeriforme dallo scarso dimorfismo sessuale. Il cardellino è facilmente riconoscibile per la macchia rossa sulla faccia e per l’ampia barra alare gialla. Il resto del piumaggio va dal bianco delle guance, al nero della nuca, della coda e della parte esterna delle ali, al marrone scuro del dorso.

Comportamento: Vive in piccoli gruppi, a volte con altri Fringillidi. E’ comune in campagna, nei frutteti e nelle siepi vicino alle abitazioni. Noti a tutti i voli ondulanti di piccoli stormi di cardellini ai lati delle strade di campagna.

Il canto del cardellino, o trillo, è molto bello, ed è uno dei motivi per cui viene allevato, oltre che per la bellezza, e l’ibridazione con il canarino.

Riproduzione: La riproduzione inizia nella tarda primavera, e generalmente una coppia porta a termine tre covate. Il nido è sistemato fra il fogliame di un alto ramo, raramente sui cespugli, ed è costituito da materiale vegetale, foderato con lanugine e piume. Entrambi i genitori si occupano dei piccoli. Le uova deposte variano da un minimo di tre ad un massimo di sei. I piccoli vengono svezzati intorno al trentacinquesimo giorno e vengono alimentanti con semi immaturi e afidi

Alimentazione: Il cibo preferito sono i semi dei cardi e di piante simili, anche coltivate come il girasole, insetti e essenze di betulla e ontano.

cuculo

CUCULO

Ordine: Cuculiformes

Famiglia: Cuculidae

Specie: Cuculus canorus

Morfologia: Taglia media, ali appuntite e coda lunga e arrotondata in punta. La livrea è grigia con parti inferiori biancastre barrate orizzontalmente di grigio scuro. In volo potrebbe essere confuso con lo sparviero, ma quest’ultimo ha ali molto più larghe ed arrotondate. Alle volte le femmine e, sempre, i giovani presentano una colorazione marrone rossiccia che li rendono simili ad un gheppio, ma con striature orizzontali nerastre su tutto il corpo. Le zampe sono gialle.

Comportamento: Vive solitario in diversi ambienti, dai boschi di montagna e pianura, alle brughiere, alle campagne. Il volo è rettilineo e veloce, con planate prima di posarsi. Il canto del maschio è il caratteristico cu-cù ripetuto. La femmina è poliandrica e i maschi si trovano in concorrenza per il corteggiamento. Il cuculo è noto per la sua peculiare caratteristica di deporre il proprio uovo all’interno del nido di altri uccelli (una cinquantina di specie di Passeriformi, maggiormente cannaiole, capinere, forapaglie, ballerine ed averle).

Riproduzione: La femmina depone un solo uovo in ogni nido da aprile in poi per un totale di circa 15-20. Le uova somigliano molto a quelle della specie “ospite”. Alla schiusa (che di norma avviene dopo circa 12 giorni), il piccolo del cuculo, con l’aiuto del dorso, si sbarazza delle altre uova presenti nel nido e non ancora schiuse, effettuando una vera e propria opera di parassitaggio, presentandosi quindi nel nido come l’unico ospite. Altro adattamento interessante è la grande gola rossa che il piccolo mostra ai “genitori” adottivi per scatenare in loro l’istinto a nutrirlo in modo continuo.

Alimentazione: Il cuculo mangia insetti vari, bruchi (come la processionaria), molluschi e ragni.

fringuello

FRINGUELLO

Ordine: Passeriformes

Famiglia: Fringillidae

Specie: Fringilla coelebs

Morfologia: Il Fringuello è il maggiore dei Fringillidi italiani, misura ca.15 cm. è molto grazioso e comune in Italia. Il maschio ha livrea con dorso bruno, nuca grigio-blu e parti inferiori rossicce. La femmina è verdastra, più chiara inferiormente. Entrambi presentano barrature bianche sulle ali e timoniere esterne bianche.

Comportamento: E’ gregario, formando anche gruppi con altre specie di Fringillidi, eccetto che nel periodo delle cove, in autunno e inverno vive in stormi di individui per lo più dello stesso sesso. Presenta volo ondulante ed è reperibile spesso nei pressi delle strade.

Generalmente è comune nei boschi, tra alberi sparsi e cespugli, lungo le siepi, nei campi, nei frutteti e ovunque ci sia della vegetazione, ma, in inverno, può arrivare anche nelle periferie delle città dove è più facile trovare cibo. È diffuso in tutt’Italia e in gran parte d’Europa.

Riproduzione: E’ la femmina che costruisce il nido con vario materiale vegetale, lo racchiude in tele di ragno e riveste di licheni. Il maschio la nutre durante la cova e l’aiuta nell’allevamento dei piccoli

Alimentazione: Si nutre di semi, frutti e di insetti.

germano reale

GERMANO REALE

Ordine: Anseriformes

Famiglia: Anatidae

Specie: Anas platyrhynchos

Morfologia: Il Germano reale è un uccello della famiglia delle Anatidae, di gradevole aspetto e noto in Italia anche come Capoverde. Viene considerato il capostipite di tutte le razze domestiche dell’anatra (eccetto l’ anatra muta o muschiata).

Il maschio compie nel corso di un anno solare ben due mute delle proprie piume, durante il periodo nuziale la sua livrea è facilmente riconoscibile: testa di colore verde metallico, petto nocciola rossiccio, collare bianco e becco giallo. Al termine della stagione riproduttiva, in estate avviene la seconda muta del maschio, le vecchie penne remiganti e timoniere indispensabili per il volo cadono per essere sostituite da delle nuove penne, anche l’appariscente abito nuziale viene cambiato con un nuovo piumaggio eclissato di colore bruno macchiettato marrone scuro (abbastanza simile a quello della femmina), che gli permette di mimetizzarsi meglio durante questo breve periodo in cui è impossibilitato a volare e vive perciò al riparo tra i canneti e le erbe alte lungo le rive dei corsi d’acqua potendo solamente camminare e nuotare.

Comportamento: Frequenta ambienti lacustri vari, stagni, fiumi e torrenti. Vive in piccoli stormi o in coppie. Il corteggiamento ha un cerimoniale tipico. Il maschio si allontana dalla femmina quando inizia il periodo della cova, quindi è lei che si occupa del nido, dell’incubazione e dell’allevamento dei piccoli.

Riproduzione: Il corteggiamento comincia a fine ottobre e continua fino marzo, la riproduzione vera e propria ha luogo tra febbraio e luglio in funzione della latitudine. Il nido è rudimentale e la scelta del luogo non è complessa, la femmina può utilizzare il suolo nudo o degli alberi cavi; è fatto di ramoscelli e di piumini che la femmina strappa da una zona particolare di suo petto. Il numero di uova può variare da 5 a 15. Solo la femmina cova per circa 26-28 giorni. Gli anatroccoli, che nascono privi di penne e piume, sono ricoperti di un soffice piumino bicolore, petto e ventre gialli, dorso e fianchi marroni con alcune macchie gialle, testa gialla con sopracciglio e chioma marroni. Dopo la nascita, è ancora la femmina sola che si occupa degli anatroccoli. Li conduce al piano d’acqua più vicino ed insegna loro a nuotare e nutrirsi fino a che siano in età di volare (7 settimane).

Alimentazione: Praticamente onnivora, si ciba di tutto ciò che riesce a trovare immergendo il becco sott’acqua o razzolando sul terreno. Il germano si ciba immergendo la parte anteriore del corpo in acqua, spingendosi e mantenendosi con il posteriore verticale con il continuo moto delle zampe.

ghiandaia

GHIANDAIA

Ordine: Passeriformes

Famiglia: Corvidae

Specie: Garrulus glandarius

Morfologia: Corvide forestale con taglia media e becco robusto. Il piumaggio è marrone rosso con caratteristiche penne delle ali sono blu chiare e contornate di nero. Il dorso è di colore bianco e diventa visibile particolarmente in volo. Mostra una piccola cresta che viene a volte sollevata ed occhi blu pallido. Femmina e maschio sono indistinguibili, anche gli individui giovani, appena involati, non differiscono dal piumaggio degli adulti.

Comportamento: Frequente nei boschi e nei parchi, ma con zone aperte e margini al loro interno. Vola solitaria o in piccoli gruppi a grande distanza l’uno dall’altro, non in stormi ed è in grado di coprire grandi distanze in volo.

E’ un uccello rumoroso e la sua voce consiste in uno sgraziato gracchiare, unito ad altre tipologie di verso. Imitatrice, come tutti i Corvidi, ripropone alla perfezione semplici canti di altri uccelli, come la poiana, ma anche versi di altri animali, come il bramito del cervo.

Riproduzione: All’inizio d’aprile il maschio costruisce tra i rami degli alberi della foresta il suo nido, non molto alto rispetto al terreno, di solito ad un’altezza di 2 metri. Femmine e maschi poi si alternano durante la cova e per la cura della prole. La femmina depone dalle 5-7 uova grigiastre, dalle macchie marroni, il periodo di cova va dalla fine di Aprile a Giugno e dura 16 – 17 giorni. Dopo la schiusa i piccoli restano nel nido per 19-20 giorni. Covano solo una volta all’anno.

Alimentazione: La dieta è varia (uova d’uccello, topi, grandi insetti e larve, ghiande, noci, fagioli, piselli, patate, mele, fichi, bacche e cereali) .Le bacche raccolte in autunno sono nascoste nel terreno come riserva per il  periodo invernale. Questa abitudine fa di lei uno dei principali agenti di diffusione di molte specie forestali.

merlo

MERLO

Ordine: Passeriformes

Famiglia: Turdidae

Specie: Turdus merula

Morfologia: Il maschio ha piumaggio nero, rima palpebrale e becco giallo acceso, le zampe sono brune e squamose. La femmina è, invece, di colore bruno scuro, con la gola più chiara, striata.I giovani sono macchiettati, anch’essi bruni, con becco scuro.

Comportamento: E’ solitario, ma in inverno lo si può vedere in piccoli gruppi che si formano nelle zone di foraggiamento. Vive in ambiente forestale, collinare, montano e planiziale, e anche in zone antropiche, parchi e giardini, anche all’interno di grandi città.

Riproduzione: Il nido è costruito della femmina con materiale vario e reso solido con argilla; si trova sui rami degli alberi, fra i cespugli o anche semplicemente in buche nel terreno o su cataste di legna. La femmina depone le uova tre volte l’anno; generalmente sono in numero da 4 a 6 e di un colore azzurro-grigio, maculate in modo irregolare con puntini grigi. Il periodo di incubazione va dai quattordici ai quindici giorni ed è principalmente la femmina a covare le uova, anche se di rado collabora pure il maschio. I piccoli sono allevati da entrambi i genitori.

Il caratteristico canto è inconfondibile per le variegate note flautate e melodiose. Buone capacità di imitazione.

Alimentazione: La dieta è frugivora in estate, mentre l’inverno è composta da lombrichi e insetti.

pettirosso

PETTIROSSO

Ordine: Passeriformes

Famiglia: Turdidae

Specie: Erithacus rubecula

Morfologia: Inconfondibile Passeriforme con colorazione caratteristica: le parti superiori sono marroni-brune, il ventre è biancastro e la gola e il petto sono arancioni accesi. Maschio e femmina sono identici. Altra caratteristica strutturale è la forma “rotonda” del corpo, dovuta all’assenza di collo. I giovani mancano del petto colorato e mostrano, invece, una fitta pomellatura scura.

Comportamento: Preferisce i sottoboschi umidi e muschiosi, ma si trova anche nei centri abitati ed è spesso molto domestico e confidente nei confronti dell’uomo. Spesso quando si lavora in giardino e si rigira la terra il pettirosso si avvicina molto all’uomo per ricercare vermi o insetti venuti alla luce.  Durante tutto l’anno ha comportamento territoriale e segnala i propri confini con il canto da posizione elevata sia per l’area di caccia, che per il periodo riproduttivo. In virtù di questo comportamento territoriale il pettirosso è estremamente aggressivo con i suoi co-specifici e anche con uccelli di altre specie.

Riproduzione: Nidifica da aprile ad agosto, le cove sono 1 o 2; le uova sono 5 o 6 di colore bianco, con puntini rosso-marrone e l’incubazione dura 13 a 14 giorni.

L’accoppiamento e la nidificazione sono più precoci se gli animali sono ben nutriti. Quando la femmina depone la seconda covata il maschio prende in carico il nutrimento della prima covata. I neonati prendono il volo 13-14 giorni dopo la schiusa delle uova.

Alimentazione: Si ciba di insetti e bacche e, nel periodo invernale, si procura il cibo anche dalle mangiatoie artificiali. Accovacciato su un ramo basso osserva l’ambiente vicino e quando individua una preda vola giù e l’afferra per poi accovacciarsi di nuovo. Può anche saltellare sul terreno, fermandosi di qua e là per individuare una preda. Nella foresta l’uccello spesso approfitta dal fatto che altri animali (cinghiali, cervi o fagiani) disturbano gli insetti o altri animali nel sottosuolo. Forse per questo motivo è sempre molto interessato a seguire una persona intenta a zappare la terra. Si sono anche osservati dei pettirossi che seguivano una talpa, intenta a scavare la galleria, per catturare i vermi.

picchio muratore

PICCHIO MURATORE

Ordine: Passeriformes

Famiglia: Sittidae

Specie: Sitta europaea

Morfologia: Al contrario di quello che può suggerire il suo nome, non appartiene alla famiglia dei picchi.

Ha corpo compatto e piumaggio vivace: grigio-blu sul capo, sul dorso, le ali e la coda, mentre l’addome è color arancio. Le guance e la gola sono bianche; una striscia nera attraversa gli occhi fino ad arrivare al becco anch’esso nero, lungo, appuntito e molto robusto. La coda e le zampe sono relativamente corte. Maschio e femmina sono indistinguibili, anche i giovani sono simili agli adulti, con una minore quantità di castano ai fianchi.

Comportamento: Vive nei parchi di latifoglie (più difficilmente nei boschi di conifere), ma è possibile incontrarlo nei parchi, giardini e frutteti in prossimità dei centri abitati.

Si sposta agilmente lungo i tronchi degli alberi, dove si arrampica alla maniera dei Piriformi, aggrappandosi con le forti unghie, si sposta anche a testa in giù. Non tambureggia come il picchio, cioè il suo canto territoriale è un ripetuto fischio metallico, ma lo si sente picchiettare sulle noci di cui si nutre; si ciba anche di altri semi ed insetti.

Riproduzione: La riproduzione inizia ad Aprile e il nido è costruito nelle cavità arboree che vengono ristrette, se troppo ampie, con del fango (da cui deriva la seconda parte del suo nome).

La femmina depone 5-10 uova bianche con piccoli puntini rossastri, che vengono covate per circa 15 giorni. I piccoli vengono allevati da entrambi i genitori fino alla completa autosufficienza, che in genere avviene dopo circa 24 giorni dalla dischiusa.

Alimentazione: Il picchio muratore è prevalentemente insettivoro durante la primavera e l’estate.

Per i restanti mesi si nutre di semi, noci, ghiande e frutta.

Le noci e le ghiande vengono aperte “picchiandole” con il becco, dopo averle incastrate nella corteccia degli alberi. Ecco perché è stato denominato picchio.

picchio rosso maggiore

PICCHIO ROSSO MAGGIORE

Ordine: Piciformes

Famiglia: Picidae

Specie: Dendrocopos major

Morfologia: Molto più piccolo del Picchio verde, dal quale differisce anche per la livrea: si presenta nero sul dorso, sulle ali e la coda con delle striature biancastre alle estremità. Il petto e il collare sono beige, mentre l’addome e il sottocoda sono rosso acceso. Solo nel maschio la nuca ha macchia rossa. I giovani di entrambi i sessi hanno tutta la nuca rossa.

Comportamento: E’ il più comune dei picchi e vive nei boschi nei giardini e nei parchi cittadini. Caratteristico il suo volo scarsamente battuto e ondulante. Il canto territoriale è un frequente tamburellare del becco sui tronchi cavi degli alberi. Il richiamo è uno schiocco forte e ritmato.

Riproduzione: La femmina depone 4-6 uova all’anno che vengono covate per circa 15 giorni. I piccoli lasciano il nido dopo circa 20 giorni. Il nido è scavato dalla coppia in una nicchia arborea, generalmente nella parte mediana dell’albero, entrambi i genitori si occupano della cura dei piccoli.

Alimentazione: Si nutre di insetti e larve xilofaghe, che cattura sotto le cortecce o scavando nei tronchi, ed afferra con la lunga e rugosa lingua; nella stagione invernale integra la dieta con pinoli e frutta che apre con lenti colpi di becco, in buchi appositamente effettuati alla base degli alberi.

picchio verde

PICCHIO VERDE

Ordine: Piciformes

Famiglia: Picidae

Specie: Picus viridis

Morfologia: Picchio di grosse dimensioni (in Italia solo il picchio nero è più grande) e livrea molto colorata: le parti superiori sono verdi acceso, il groppone è verde-giallo e la nuca è rosso acceso; il ventre è grigio, la  regione oculare è nera, il capo presenta mustacchi scuri. Il becco è forte e ben appuntito, di colore grigiastro. I giovani sono uniformemente verdastri, di un tono più pallido, con striature laterali; i giovani maschi mostrano la nuca leggermente rossastra.

Comportamento: Vive in boschi cedui ed in aperta campagna. Tambureggia raramente e la voce è una risata squillante. Il volo, come per gli altri picchi,è ondulante, con ampi tratti ad ali chiuse

Riproduzione: Sia maschio che femmina si occupano della costruzione del nido che viene collocato nel tronco degli alberi facendo un buco con il forte becco. La femmina poi alleva i piccoli senza l’aiuto del maschio.

Alimentazione: Si nutre  prevalentemente di formiche ed altri insetti, che cattura a terra, dove si muove saltellando in posizione piuttosto eretta.

poiana

POIANA

Ordine: Falconiformes

Famiglia: Accipitridae

Specie: Buteo buteo

Morfologia: Uccello da preda di media taglia con ali ampie: ha una lunghezza tipica tra i 51 e i 57 cm con una apertura alare dai 110 ai 130 cm. In volo presentano le ampie ali con le remiganti ben evidenti, la coda tenuta allargata e il capo raccorciato. Il colorito è bruno scuro superiormente e molto variabile inferiormente; solitamente la superficie inferiore delle ali è bruna leggermente barrata di nerastro con macchia scura al polso e area chiara sfumata al centro, mentre la coda presenta numerose sottili barre scure. La variabilità sia tra popolazioni che all’interno della stessa può essere molto alta. La coda è marrone superiormente e bianco-grigia barrata di scuro, inferiormente. Le zampe sono gialle e prive di piume. Il becco è forte, di colore bianco e nero.

Comportamento: Abita in zone boscose con radure sia in montagna che in pianura, dove frequenta anche le zone di campagna con colture intensive. E’ solitaria anche se spesso caccia in coppia e, durante le migrazioni si riunisce in piccoli stormi. È agevolmente osservabile posata su pali e alberi isolati, dai quali pratica la caccia da appostamento. Sfrutta abilmente le correnti ascensionali, roteando a lungo senza battere le ali; i voli territoriali sono caratterizzati da un’alternanza di brevi picchiate ad ali semichiuse e brusche risalite. La caccia avviene con voli planati, che possono durare delle ore, soprattutto nelle ore centrali della giornata, quando le correnti ascensionali sono più consistenti. Talvolta effettua lo “spirito santo” vale a dire sbatte forte le ali a 10-15 m dal terreno rimanendo immobile nello stesso punto.

Riproduzione: La poiana costituisce un solo nido sugli alberi e su rocce isolate. La femmina depone solitamente 2 o 3 (più raramente 1 o 4 ) uova nel nido tra marzo e maggio. Le uova sono bianche con macchiettature grigie o brune. La cova dura solitamente 34 giorni, e si alternano sia i maschi che le femmine. I piccoli restano nel nido per i successivi 40-50 giorni.

Alimentazione: Si nutre di roditori ed altri mammiferi di piccoli dimensioni, rettili ed insetti, raramente di uccelli. Si ciba anche di carogne.

upupa

UPUPA

Ordine: Coraciiformes

Famiglia: Upupidae

Specie: Upupa epops

Morfologia: Uno dei più caratteristici uccelli europei. Taglia media, è lunga 25-29cm con apertura alare di 44-48cm, piumaggio aranciato dorsalmente e ventralmente con ali barrate in bianco e nero, così come la coda. Caratteristica cresta erettile, ma in genere tenuta schiacciata, con vertici neri.

Il becco è piuttosto lungo e sottile e leggermente ricurvo verso il basso. Non è confondibile con nessun altro uccello. I sessi sono simili.

Comportamento: Comune in aperta campagna e nei boschi, si può trovare dal livello del mare fino ai mille metri e più di quota, dove frequenta le zone aperte e aride. Presente anche nei pressi di aree palustri ad acque dolci o salate. Caratteristico comportamento per l’upupa è camminare in mezzo o lungo le strade sterrate in cerca di prede. Riconoscibile anche il verso, udibile a grandi distanze, che può essere confuso dai non “allenati” con quello del cuculo o di una tortora.

È amante dei luoghi secchi, semi-alberati, caldi e assolati: la si può incontrare presso boschetti o frutteti o lungo strade sterrate dove spesso si concede bagni di polvere. Il tradizionale paesaggio agricolo dei versanti vallivi esposti a sud, con un mosaico di filari d’alberi, campi terrazzati, prati e vigneti, è ideale per l’upupa. È presente anche nelle zone verdi delle città. Il volo è particolare, lento e “sfarfallante”.

Riproduzione: Nidifica nelle cavità degli alberi, negli anfratti di rocce o di manufatti quali muri a secco o edifici rurali o si adatta a tane di altri animali. La femmina depone 5-7 uova bianco-verdastre da marzo a giugno (le covate possono essere 2 all’anno) e le cova per circa 16 giorni. Dopo 3-4 settimane i piccoli lasciano il nido. Entrambi i genitori si occupano dei nidiacei, che escono dall’uovo in periodi diversi.

Alimentazione: Si ciba di larve di invertebrati, grossi insetti, lombrichi, molluschi, ragni, procurandoseli facilmente grazie al lungo becco.

usignolo

USIGNOLO

Ordine: Passeriformes

Famiglia: Turdidae

Specie: Luscinia megarhynchos

Morfologia: Piccolo uccello terricolo, grande quanto un passero domestico. La livrea è bruna, più chiara nelle parti inferiori; la coda è lunga la coda di color rosso marroncino. I giovani son maculati sul petto e ventralmente.

Comportamento: E’ molto schivo e solitario, vive in boschetti folti di latifoglie e nelle siepi.

Il suo canto è tra i più belli e i più complessi degli uccelli canori ed è composto di strofe di toni singoli e doppi densamente allineati l’uno all’altro. All’inizio della primavera gli usignoli cantano prevalentemente di notte fino al mattino, per la delimitazione delle riserve e per l’attrazione di partner femminili; a primavera inoltrata si possono sentire nitidamente anche durante il giorno. Gli usignoli maschi imparano a cantare nella prima giovinezza dagli uccelli vicini e conoscono con scioltezza tra i 120 e i 260 tipi diversi di strofe, che durano per lo più da due a quattro secondi.

In passato il canto dell’usignolo veniva considerato un antidolorifico e doveva portare al morente una morte dolce e al malato una pronta guarigione.

Riproduzione: La femmina costruisce il nido in buchi del terreno o su cespugli, mimetizzandolo con muschio e foglie. Il tempo di cova va da metà maggio a metà giugno. Solitamente c’è una sola covata all’anno composta da 4 o 6 uova scure verdastre e covate subito dalle femmine per 13 o 14 giorni, in condizioni climatiche favorevoli tuttavia possono esservi anche due covate. Dopo 11 o 12 giorni i giovani lasciano il nido ma vengono curati ancora per 14 o 15 giorni. Anche il maschio partecipa alla cura dei piccoli.

Alimentazione: Gli usignoli si nutrono esclusivamente di insetti, vermi o larve e di tanti altri invertebrati che cacciano a terra comportandosi come il pettirosso ed il codirosso. Ma in autunno il loro nutrimento principale sono le bacche.

verdone

VERDONE

Ordine: Passeriformes

Famiglia: Fringillidae

Specie: Carduelis chloris

Morfologia: Grosso Fringillide color verde oliva, con groppone verde-giallo e con giallo ben marcato sulle ali e sulla coda. La femmina ha tinte più opache ed è meno gialla. Il becco massiccio, è biancastro, le zampe sono color carnicino chiaro. I giovani sono marroni-bruni e mostrano marcate striature.

Comportamento: Frequenta l’aperta campagna, i macchioni e i boschi. E’ molto socievole, nidifica in gruppetti e vive in coppia o piccoli stormi di circa una decina di esemplari.

Riproduzione: Nidifica d’aprile a maggio, per lo più sugli alberi, deponendo 4-8 uova bianco-grigiastre, variamente macchiettate, con due covate. Il nido è una coppa di steli e stecchi, foderata con muschio, peli, piume, e viene collocato nelle siepi, soprattutto se sempreverdi. Entrambi i genitori si occupano dei piccoli.

Alimentazione: Come tutti gli uccelli granivori si nutre di semi, con particolare preferenza per i semi oleosi, non disdegna qualche insetto o verme, specie nel periodo della riproduzione.

Ultimo aggiornamento: 03-02-2021