Itinerario R23: Leccio – Pieve di Sant’Agata in Arfoli
Questo itinerario consente di camminare nel paesaggio tipico della campagna di Reggello, tra coltivazioni di olivi e vigne e boschi misti con la tipica macchia mediterranea.
Percorso: Pieve di Sant’Agata in Arfoli (accesso dalla strada statale in prossimità di Pietrapiana) – Castello dei Bonsi – Podere Carraia – Leccio Descrizione. L’itinerario inizia nei pressi della pieve di Sant’Agata in Arfoli che, come vuole la tradizione, sembra sia dovuta a Matilde di Canossa. Le origini dell’edificio, secondo Morozzi, risalirebbero al periodo gotico.
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La struttura architettonica è formata dalla chiesa, la torre campanaria, la canonica e un piccolo chiostro. La chiesa conserva all’interno molti oggetti che sono stati rinvenuti durante le operazioni di restauro. Da qui si seguono le indicazioni per il Castello di Bonsi, una villa-fattoria ricostruita nel 1920 in stile neo-gotico, circondata da un bel giardino.
Esso appartiene alle numerose fortificazioni erette dopo la caduta dell’impero carolingio, che furono poi in parte ricostruite o restaurate dalle facoltose famiglie fiorentine. Dopo un tratto la strada diventa sterrata e il paesaggio che ci circonda è caratterizzato da campi coltivati e oliveti, delimitati da muretti a secco. Ogni tanto compaiono boschetti di leccio, roverella, robinia, con molti arbusti di erica. Prima di arrivare al podere Carraia, dobbiamo prendere un sentiero sulla destra, all’interno del bosco, che ci permette di aggirare la proprietà privata. La vegetazione è costituita da castagni e pino nero, pino marittimo con un sottobosco di ginepro ed erica. Superato un breve tratto con un principio di frana, giungiamo in prossimità della località Roncicatoio. Ricordiamo all’escursionista di fare attenzione ad uscire dal sentiero dato che spesso ai lati possono presentarsi veri e propri precipizi causati dalla natura stessa delle balze. Il bosco mostra l’alternarsi di latifoglie come cerro e roverella, sorbo domestico con sclerofille quali il leccio.
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Scheda tabellare del sentiero
Lunghezza (m) | 6000 |
Tempo di percorrenza | 01:45 |
Accesso | Sentiero pubblico |
Valore del sentiero | interesse prevalentemente panoramico |
Livello di difficoltà | privo di difficoltà tecniche |
Adatto/non adatto ai bambini | Non adatto a bambini ed anziani |
Accessibile/non accessibile a persone disabili | Non accessibile a disabili |
Descrizione dei singoli punti di interesse storico, naturalistico, architettonico, paesaggistico / panoramico | Questo ambiente merita un’attenzione particolare per la sua bellezza naturalistica e paesaggistica, con specie autoctone che spesso si trovano a combattere per il loro spazio vitale con piante esotiche invasive come l’ailanto o la robinia. La strada si riallarga e può essere ripercorsa anche con l’auto, sino a condurci ad un trivio dove ci immettiamo nel sentiero R21. Prendendo a sinistra giungiamo in breve nella frazione di Leccio percorrendo il bellissimo parco del Castello di Sammezzano; se prendiamo invece a destra ci immettiamo nella valle della Marnia (vedi itinerario R21). Degni di nota gli incantevoli angoli naturali che si svelano agli occhi dell’escursionista. |
Mezzi di percorribilità | a piedi e in mountain bike |
Fondo del tracciato | Sterrato |
Ambiente prevalente nel quale si sviluppa il sentiero (bosco, macchia, terreno…) | coltivo |
Percorribilità del sentiero | transitabile |
Esposizione prevalente del sentiero | nord |
Morfologia prevalente del paesaggio su cui si sviluppa il sentiero | crinale |
Qualità della segnalazione del sentiero | buona |
Dislivello totale andata (m) | 0 |
Dislivello totale ritorno (m) | 285 |
Nome località di partenza | Leccio |
Nome località di arrivo | Pieve di Sant’Agata in Arfoli |
Quota di partenza (m) | 125 |
Quota di arrivo (m) | 410 |
Segnavia (elemento alfanumerico o di altro tipo che caratterizza il sentiero) | R23 |
Ultimo aggiornamento 17/03/14